Le “Giornate Fai d’autunno” generavano speranze, a Cassano. Presentazione nella sala consigliare di villa Oliva. Luogo prestigioso, non un caso. E c’era l’appello a possibili visitatori esteso a tutta la provincia. Per vedere, conoscere, apprezzare. La chiamata a raccolta intorno al bello ha funzionato. I punti d’interesse? L’ex chiesa di San Giulio, palinsesto della storia cassanese, edificio sorto sulle rovine di una precedente struttura tardo romana, divenuta Municipio nella seconda metà dell’Ottocento. La chiesa di Sant’Anna, sorta nel XVII secolo, restituisce il ricordo dell’antica lavorazione dell’argilla che avveniva nella fornace collocata sul medesimo pianoro glaciale argilloso. E ancora, villa Oliva, residenza di inizio Settecento, elegante testimonianza della “Lombardia austriaca”, la scuola dell’Infanzia “Aquilone”, con la sua innovativa struttura, ideata dall’architetto Carlo Moretti, esempio di edilizia sociale contemporanea. Oltre a questi quattro beni architettonici, la delegazione Fai del Seprio, attenta alla difesa e alla conservazione dell’ambiente paesaggistico e naturalistico, ha proposto al pubblico la visita dell’oasi faunistica “Boza”, già cava per l’estrazione d’argilla, ora ecosistema umido, rifugio per volatili e nello specifico per uccelli migratori.
Alessandro Passuello, assessore a Istruzione, servizi educativi e politiche giovanili: «È stata una due giorni molto bella, sono transitate circa 2.000 persone». Apprezzamento al Fondo per l’ambiente. «Molti dei visitatori erano iscritti. Persone attente e curiose, vogliono “girare”». Sorprese, al di là dei numeri? «Solo ieri, 500 persone a villa Oliva. E poi 300 alla struttura de “L’aquilone”. Non parliamo della ex chiesa di San Giulio, che tanti hanno potuto visitare con il professor Luca Girardi. Un viaggio dall’epoca romana al periodo fascista».
Colpo d’occhio dell’assessore: «Vedevo gruppi di persone come capita di vederne nelle località di montagna. Voglia di camminare e di scoprire. È stata una soddisfazione. Grazie al Fai, grazie ai volontari: persone preparate, nel raccontare e nel gestire».