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Valle Olona | 29 aprile 2025, 11:44

La memoria di Castellanza in 30 anni di rivista: “Franco Zaffa” dona alla città la collezione storica del periodico comunale

Il poeta dialettale Gianfranco Zaffaroni ha donato alla Biblioteca civica l’intera collezione di “Castellanza viva”. Un gesto d’amore per conservare e condividere la memoria della comunità

La memoria di Castellanza in 30 anni di rivista: “Franco Zaffa” dona alla città la collezione storica del periodico comunale

Gianfranco Zaffaroni, appassionato di storia locale, esperto di tradizioni, usi, costumi nonché poeta dialettale (in arte è “Franco Zaffa”) ha donato alla città la sua intera collezione del periodico comunale “Castellanza viva”, dal primo all’ultimo numero pubblicato.

Zaffaroni, nato nel 1931 e insignito dell’attestato di civica benemerenza nel 2015, per anni ha accompagnato con le sue composizioni in vernacolo gli eventi tradizionali più importanti della vita castellanzese, come la Gioeubia o il volo della merla.

Ora Zaffaroni ha deciso di regalare tutti i numeri del periodico a Castellanza, perché, come ha scritto nella lettera indirizzata al Comune, “ritengo che attraverso le copie della rivista sia possibile ricostruire la storia più recente della nostra Castellanza e, per tale motivo, chiedo che la collezione stessa venga donata alla Biblioteca civica cittadina al fine di metterla a disposizione dei castellanzesi”.

Con delibera del 16 aprile, la Giunta comunale ha accettato la donazione, prevedendo di collocare la collezione di periodici nella struttura di piazza Castegnate. In questo modo tutti potranno sfogliarla e scoprire o riscoprire pagine di storia locale.

Registrata nel 1990 e pubblicata fino all’inizio della prima amministrazione guidata da Mirella Cerini, la rivista è stata per tanti anni un mezzo di comunicazione incentrato sull’attività dell’amministrazione comunale, sulla vita della città, sui suoi servizi, gli eventi e le novità. E’ stato inoltre un contenitore di opinioni politiche e non solo.

Il periodico ha attraversato diverse Amministrazioni, sulle sue pagine si possono trovare le parole dei sindaci che ci sono succeduti e si possono ripercorrere momenti cardine di storia castellanzese come le tappe per l’interramento della ferrovia, l’inaugurazione di strutture come l’asilo nido Giovanni Tacchi o la “nuova Mater Domini” e si possono leggere, tra le altre, le vicende, e le dispute, intorno ai Palazzi di San Giulio e la costruzione delle case popolari sull’area detta “della Madonnina”.

Mariagiulia Porrello

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