Un nuovo e prestigioso riconoscimento arriva per l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni: il Ministero della Cultura e la SIAE hanno premiato il progetto presentato dalla scuola di Busto Arsizio nell’ambito del programma “Per chi crea”.
L’Istituto ha vinto il bando “Professionalizzazione degli artisti” con l’iniziativa Scolpire la realtà – Gli Atelier dell’Istituto Antonioni, un percorso completo di Filmmaking, dalla scrittura alla produzione, articolato in un fitto calendario di eventi, lezioni teoriche e pratiche e giornate di set, il tutto immerso nella suggestiva cornice del borgo di Castel Rigone (PG).
Si tratta di un’occasione unica per giovani filmmaker under 35 provenienti da tutta Italia, che avranno la possibilità di lavorare alla realizzazione di un proprio progetto audiovisivo di cinema del reale. Il percorso offrirà un ambiente di sperimentazione, condivisione, apprendimento e creazione, in un contesto immersivo e stimolante, sotto la supervisione di tutor qualificati.
L’obiettivo principale è quello di permettere ai partecipanti di acquisire nuove competenze, sia dal punto di vista professionale sia personale. In particolare, il progetto intende: offrire momenti formativi e di approfondimento accanto a professionisti del settore, finalizzati alla produzione di un’opera audiovisiva utile al percorso lavorativo di ciascun partecipante; supportare i giovani autori nel loro ingresso nel mondo del cinema e dell’audiovisivo, fornendo strumenti concreti e creando un ponte verso il mercato.
Durante l’intero percorso, i partecipanti potranno contare sul costante supporto dei docenti dell’Istituto e avranno l’opportunità di confrontarsi con importanti talenti del cinema italiano, convocati appositamente per l’occasione.
Per accedere al progetto Scolpire la realtà – Gli Atelier dell’Istituto Antonioni, è necessario candidarsi come gruppo di lavoro composto da quattro persone under 35, indicando i ruoli all’interno della troupe (regia, DOP/operatore, fonico, montatore) e presentando un soggetto ispirato al territorio di Castel Rigone, coerente con le linee guida fornite. Il tema suggerito è “Sguardo e territorio: un corpo a corpo tra realtà e immaginazione narrativa”.
«Non vi è limite alla creatività – spiegano i curatori – purché si resti nel perimetro, aperto a ibridazioni, del cinema del reale e del documentario. Lo spazio può essere vissuto in ogni sua declinazione: paesaggistica, antropologica, narrativa o simbolica, come campo d’azione per uno sguardo che si lascia interrogare dalla realtà per restituirla, testimoniarla, trasfigurarla».
Saranno selezionati due gruppi di lavoro, mantenendo un equilibrio di genere, che realizzeranno due progetti di cinema del reale seguendo quattro fasi operative: sviluppo del trattamento dei soggetti selezionati (incontri online); residenza artistica a Castel Rigone: otto giornate da otto ore ciascuna, tra lezioni frontali e lavoro sul set; finalizzazione e post-produzione (incontri online dedicati a audio e color grading); promozione e distribuzione delle opere realizzate, tramite eventi pubblici e azioni di supporto alla diffusione.
Per partecipare, è necessario aver conseguito almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado e presentare la candidatura con tutta la documentazione richiesta entro il 3 giugno. L’organizzazione coprirà integralmente i costi di viaggio, vitto e alloggio.
Alessandro Munari, Presidente della Fondazione Istituto Antonioni, sottolinea: «La scuola è costantemente impegnata non solo nella formazione teorica, ma anche nella preparazione pratica e professionale, con iniziative – come quella in corso – ad alto impatto applicativo per il futuro dei giovani filmmakers».
«Oltre agli aspetti accademici ed esperienziali – aggiunge Marco Crepaldi, Amministratore Delegato dell’Istituto – gli atelier nascono dalla volontà di rafforzare l’attività didattica extracurricolare, richiamando giovani autori da tutta Italia e coinvolgendo enti nazionali a supporto. L’iniziativa si realizza anche grazie al patrocinio dell’Umbria Film Commission, e le edizioni future toccheranno nuovi territori, con il coinvolgimento delle rispettive Film Commission».
In quest’ottica, Crepaldi cita anche il successo del progetto Visioni Future, promosso dall’Istituto con il BA Film Festival e il Milano Film Network, che ha visto protagonisti gli studenti delle scuole di cinema italiane in un percorso formativo e di confronto con i professionisti dell’industria cinematografica e audiovisiva.