Il commercio come cuore della città e presidio, oltre che economico, anche della vitalità sociale di un territorio. Se n'è discusso a Torino negli spazi di Cascina Fossata, simbolo della riqualificazione cittadina, alla presenza di relatori che hanno portato le esperienze di tutta Italia, da Varese a Bari, passando per Bologna e Genova.
Presente anche il presidente di Uniascom Confcommercio Varese, Rudy Collini, insieme, tra gli altri, ai padroni di casa e cioè il presidente di Ascom Torino e provincia, Maria Luisa Coppa, e del direttore, Carlo Alberto Carpignano.
Dialogo pubblico-privato, turismo sportivo: le sfide di Varese
«Il commercio oggi svolge un ruolo oltre che economico soprattutto sociale - dice Rudy Collini - perché dove c'è il commercio, ci sono vita, sicurezza, coinvolgimento. Le strategie del commercio per sviluppare una città che cambia devono essere quelle che vanno nell'ottica del dialogo pubblico-privato: decidere assieme significa rendere più attrattiva e produttiva una città».
Collini ha parlato anche di ciò che accade a Varese, «dove stiamo sviluppando da due anni un lavoro di monitoraggio dei flussi per capire come si muovono e in che orari i visitatori e gli stessi cittadini tra periferia e centro. In provincia di Varese si è puntato su un turismo non generico ma sportivo e abbiamo avuto un crescendo molto importante dal punto di vista delle presenze».
Terziario fondamentale per lo sviluppo
«Il terziario di mercato ha un ruolo nello sviluppo della città - spiega Paolo Testa, responsabile del settore urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio - ma c'è ancora molto da fare per conoscere da vicino quel che succede, raccogliere dati e usare strumenti sempre nuovi».
«Recuperare il tempo perduto»
«Col tempo e con la distanza fisica che abbiamo subito in questi anni, forse dobbiamo recuperare alcuni concetti e alcuni aspetti. Ci sono luoghi, spazi pubblici e cura del territorio in senso generale», dice ancora Testa.
Le parole chiave - sottolineano da Confcommercio - «devono essere conoscenza, prossimità e partecipazione».