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Territorio | 07 settembre 2022, 19:10

I temporali non bastano, lago Maggiore sempre più giù

La siccità non dà tregua nonostante la pioggia caduta nella serata di ieri: il livello di riempimento registrato è di appena il 14,5% della sua capacità d'invaso contro il 19% dello scorso 24 agosto

I temporali non bastano, lago Maggiore sempre più giù

La riunione dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del 7 settembre ha sostanzialmente confermato la perdurante situazione complessiva di un conclamato deficit idrico ancora piuttosto evidente nell’area del bacino del fiume Po.

La situazione resta critica nella zona ovest del distretto del Po, in particolare in Lombardia ed in alcune aree del Piemonte, dove Grandi Laghi alpini e affluenti di monte restano ampiamente “scarichi” ad eccezione del Garda come nei mesi scorsi.

Il Lago Maggiore che storicamente rappresenta il più grande “serbatoio” naturale del Nord del paese e che ha una ingente influenza idrica sul resto del bacino del Po, registra oggi un livello di riempimento del 14,5% della sua capacità di invaso contro il 19% del 24 agosto scorso.

Monitorato con attenzione costante anche tutto lo scenario di riferimento per la produzione di energia idroelettrica, diventato strategico viste le mancanze strutturali di approvvigionamento attuali del paese, ma che purtroppo vede ancora la percentuale media di riempimento dei singoli invasi al 34%, in linea con quella che ha caratterizzato – seppur con minime oscillazioni – tutta l’estate e dunque con scarsa capacità produttiva di energia idroelettrica.

«L’analisi degli indicatori idro-climatici verificati oggi con i partner del territorio in sede di Osservatorio conferma ancora uno stato di severità alta – ha sottolineato il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, Alessandro Bratti - lo scenario rimane quindi di siccità elevata e ci impone di tenere alta la guardia». 

 

Redazione

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