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Gallarate | 07 maggio 2022, 18:24

Gallarate, “Tigli x Tigli” ha riaperto ai visitatori l’orto botanico del liceo

Progetto finalizzato alla piantumazione di nuove essenze, nel nome dell’ambiente e del benessere, oltre che del ricordo

Porte aperte, dopo due anni, all'orto botanico del liceo di Gallarate (vedi anche foto in fondo all'articolo)

Porte aperte, dopo due anni, all'orto botanico del liceo di Gallarate (vedi anche foto in fondo all'articolo)

«Nel maggio 2007, alla realizzazione dell’Orto Botanico e alla sua inaugurazione, ha partecipato con entusiasmo anche Stefano Dalla Grana. A lui, e a tutti i nostri studenti che ci hanno lasciato prematuramente e che continuano a vivere nei nostri cuori, è dedicato questo splendido giardino».

Parole dal sito del Liceo Scientifico di Gallarate. Parole che ragazze e ragazzi hanno ripetuto ai visitatori per l’apertura dello spazio legata al progetto “Tigli X tigli”. Significati ed esperienze in via di stratificazione, purtroppo anche recente, vista la drammatica scomparsa di Giulia Maja, appena 16 anni, iscritta alla seconda g della scuola.

L’area verde, perfettamente curata, è tornata ad accogliere visitatori esterni, dopo due anni di chiusura. Ma durante il periodo segnato dalla pandemia, hanno spiegato i ragazzi, è capitato che lì si siano tenute lezioni, sfruttando le possibilità offerte dallo spazio all’aria aperta.

Nell’ambito di “Tigli X tigli”, si sono offerti pensieri floreali per la festa della mamma e si sono raccolti fondi per il progetto della quarta B LSO che, in collaborazione con l’Associazione Amici dei Licei – Fondo Giacomo Taravella (anche lui studente scomparso troppo presto, fonte d’ispirazione per l’attività del sodalizio) e Selvatica Tree, intendono promuovere  la piantumazione di nuove essenze nei comuni della provincia di Varese.

Studenti “ciceroni” sul sentiero che si snoda tra gli alberi, volontari dell’Associazione (promotrice materiale della raccolta fondi) intenti alla vendita dei fiori. Il progetto vuole contribuire alla salute del pianeta «… con un gesto concreto, che porti con sé una speranza tangibile, oltre che un indubbio beneficio. Desideriamo, infatti, rendere più verde il territorio locale, con l’obiettivo di compensare le nostre emissioni di CO2 (sul rapporto tra emissioni e piante è stato attivato un calcolatore ad hoc, ndr)».

Attenzione puntata sugli alberi, dunque: le risorse reperite serviranno ad acquistarli e piantarli. Dove? «In base ai contatti avviati – spiega la professoressa Elisa Giaccherello – stiamo pensando al “Campo dei fiori” e al Parco del Ticino». Con lei, un manipolo di ragazzi, impegnati a ricordare gli effetti benefici delle piante sull’ambiente (dalla qualità dell’aria alla tenuta del suolo in caso di precipitazioni straordinarie, soprattutto in caso di messe a dimora massicce) e sullo stesso stato psicofisico delle persone (anche in ambiente urbano).

«La giornata è andata bene» hanno tirato le somme gli organizzatori. Più che un arrivo, un punto di partenza.

Stefano Tosi

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