Con l’arrivo dei prima caldi tornano, puntali, anche le zanzare.Per combatterle l’amministrazione Cerini ha messo a punto un programma di disinfestazioni che è iniziato nella notte di mercoledì 27 aprile e che proseguirà sino a settembre.«Per ottenere buoni risultati – ha spiegato il sindaco Mirella Cerini – è essenziale partire con le disinfestazioni per tempo, in maniera tale da mantenere, per quanto possibili, basso il numero della popolazione di questi insetti. Ieri notte è iniziata la “guerra” alle zanzare, con la prima disinfestazione di insetti e zanzare adulte nei parchi e sulle sponde del fiume, grazie a un particolare composto a base di piretro.Si tratta del primo intervento programmato, a cui seguiranno altri 5, più 2 extra per le sponde fiume entro il mese di settembre».
Ma l’eliminazione delle zanzare adulte non è l’unico intervento messo in campo dall’amministrazione Cerini, che, per mantenere i numeri degli insetti il più possibile contenuto, ha deciso di occuparsi anche delle zone in cui vi sono possibili ristagni d’acqua, coinvolgendo anche tutta la cittadinanza. «Altro intervento complementare, già eseguito, – ha proseguito l’assessore all’ambiente Claudio Caldiroli – è stato l’immissione di un apposito larvicida contro le zanzare nelle oltre 1500 caditoie presenti sul territorio comunale. Entro ottobre sono previsti altri 5 interventi di questo genere, e, a partire da inizio maggio, all'ufficio Urp del nostro comune i cittadini che lo desiderano potranno ritirare, fino ad esaurimento quantitativo, una scatola che contiene delle pastiglie che, utilizzate in presenza di ristagni di acqua, creano un velo che impedisce alle larve di zanzare di svilupparsi».
Ma la lotta alle zanzare non è l’unica battaglia in cui è impegnata l’amministrazione castellanzese; per garantire e tutelare la salute dei cittadini e l’igiene e il decoro della città, infatti, sono in atto anche altre due campagne estremamente importanti: quella contro i topi e quella contro gli scarafaggi.
«Questa settimana – ha raccontato l’assessore Caldiroli – è in corso anche il secondo intervento, dei nove previsti, per la derattizzazione delle aree pubbliche, durante il quale vengono controllati i 110 contenitori presenti a Castellanza aggiungendo nuove esche. I contenitori sono indicati da apposite targhette, e vi invitiamo a non toccarli o spostarli. Inoltre saranno effettuati nell'anno anche 3 interventi di deblattizzazione (contro scarafaggi, blatte e simili) nelle scuole pubbliche».
Perché tutte queste iniziative siano completamente efficaci, però, è necessario che alche i castellanzesi prestino attenzione.«Ancora in questi giorni – ha sottolineato Claudio Caldiroli – ci troviamo ad assistere a gesti che ledono in maniera importante il decoro e l’immagine delle nostre strade. Sto parlando della pessima abitudine di utilizzare i cestini posti sul territorio in maniera decisamente impropria, ponendo al loro interno sacchetti della spazzatura contenenti ogni genere di rifiuto, anche organico. Questo, oltre che essere brutto da vedere, contribuisce ad attirare e fornire cibo a topi, scarafaggi e altri animali, rendendo così meno efficaci gli interventi che mettiamo in campo».
In ultimo, poi, l’assessore ha voluto ricordare come l’immagine cittadina non sia solo il frutto delle azioni messe in campo dall’amministrazione, ma anche dei comportamenti dei cittadini. «Per quanto riguarda il decoro delle piazze e delle strade, di cui tanto si discute in questi giorni – ha concluso l’assessore Caldiroli – a partire da maggio sono previsti 3 interventi da parte di Sieco per il diserbo dei marciapiedi. Ma il servizio di spazzamento strade e la manutenzione non possono nascondere i sacchi messi in strada dai cittadini nei giorni sbagliati, o quelli abbandonati lungo le vie.Vorrei cogliere l’occasione per ricordare a tutti che i sacchi della spazzatura, che troppo spesso possiamo ammirare sui marciapiedi, devono essere portati fuori nei giorni corretti e nelle ore serali. Non è possibile che ancora questa settimana qualcuno abbia portato fuori la plastica domenica sera, convinto che il 25 aprile qualcuno passasse a ritirarla, e abbia pensato di lasciarla lì sino al prossimo giorno di ritiro».













