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Busto Arsizio | 10 marzo 2022, 15:59

Condanna all’aggressione russa, il Pd: «Strumentalizzate le mozioni delle minoranze»

Secondo il Partito Democratico, durante la discussione in commissione di ieri sera i consiglieri di maggioranza «hanno reagito in modo che definire incomprensibile è eufemistico»

Condanna all’aggressione russa, il Pd: «Strumentalizzate le mozioni delle minoranze»

Il Partito Democratico di Busto torna sulla discussione delle mozioni sull’Ucraina che ieri sera ha diviso la commissione (leggi qui).
«Mozioni strumentalizzate», affermano il segretario cittadino Paolo Pedotti e il capogruppo consiliare Maurizio Maggioni.

Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, tramite il gruppo consiliare «abbiamo proposto che il Comune di Busto assuma una posizione ufficiale, in coerenza con il suo ruolo di rilevanza costituzionale, di soggetto attivo di democrazia che si riconosce parte integrante e propulsiva dell’Europa e manifestando la più forte solidarietà nei confronti della popolazione ucraina».

Ieri la mozione del Pd è stata discussa insieme a quella sullo stesso tema presentata da Popolo, Riforme e Libertà. «Ci si aspettava – affermano in una nota Pedotti e Maggioni a nome di segreteria e gruppo consiliare – che nella riunione della commissione, a fronte di iniziative analoghe di altri gruppi di minoranza e avendo con noi dichiarato la disponibilità a presentare un ordine del giorno unitario, i gruppi della maggioranza, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e lista Antonelli, finora del tutto silenti, consentissero un pronunciamento adeguato al ruolo istituzionale del nostro Comune.
I consiglieri della maggioranza invece si sono limitati al ringraziamento della giunta, attiva sul fronte dell’accoglienza, contestando le mozioni delle minoranze in più punti».

Per il Pd, «non solo non sono fondate le accuse di strumentalizzazione della guerra per evidenziare un simbolo, per condannare “in maniera scontata” il ricorso all’uso della forza, ma tali affermazioni rappresentano da sé una strumentalizzazione politica delle mozioni che strumentali non erano e non intendono essere.
Basti pensare che insieme alle valutazioni “simil-negazioniste” sul ruolo della Russia in questo conflitto, alcuni consiglieri della destra ne abbiano approfittato per criticare aspramente l’operato del governo Draghi, dell’Italia intera e delle istituzioni internazionali in questa nuova emergenza. Secondo gli esponenti dem, i colleghi dei gruppi di maggioranza «hanno reagito in modo che definire incomprensibile è eufemistico: si sono dimostrati indifferenti al loro ruolo istituzionale, disattenti ed impreparati».

E ancora: «Ne risulta, almeno fino alla riunione del Consiglio, che la maggioranza, bloccata da divisioni interne, ha proposto una mozione, condivisa anche dalle minoranze, che si limita a proporre l’uso della colonia dell’Aprica per l’accoglienza di bambini ucraini con le rispettive madri. Rimane un silenzio, alquanto assordante, sull’espressione della più alta forma di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina che fugge dalla guerra provocata proprio da quella Russia che alcuni proprio non vogliono condannare. Accoglienti sì, solidali no. 

Ma affermare i principi di legalità internazionale, i valori della democrazia e dell’Europa, il rispetto della nostra Costituzione come motivi alla base della solidarietà e dell’accoglienza non può essere ridotto ad argomento inutile e strumentale». 

Redazione

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