/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 14 agosto 2025, 08:16

A PIEDI NUDI NEL PARCO – In viale Rimembranze il bello, la memoria e la storia

L’area è piacevole e tendenzialmente ben curata. Qualche incivile ha abbandonato taniche lungo il perimetro ma c’è anche chi si prende cura spontaneamente dello spazio verde raccogliendo rifiuti e ramaglie. Tra gli habitué, tanti padroni di cani con quattrozampe al seguito, o viceversa. È luogo in cui si fa memoria della prima guerra mondiale e dei caduti di Busto. Problemi? «C’è chi viene qui a bivaccare - lamentano alcuni frequentatori - e sporca». Le foto e il video

Nel parco Rimembranze, verde e tracce di storia

Nel parco Rimembranze, verde e tracce di storia

È il parco dai tanti volti. È lambito da traffico intenso, quindi assediato dal rumore, lungo i lati che danno su via XV Giugno/via Togliatti e via per Lonate.  Allo stesso tempo è raccolto, ombreggiato, quieto verso il confine con il cimitero centrale. Si potrebbe immaginarlo apprezzato dagli anziani o comunque da coloro che possono trascorrere un po’ di tempo nel verde dopo avere fatto visita ai defunti nel vicino camposanto. Prevalgono gli adulti, perlopiù proprietari di cani, che al cimitero raramente mettono piede. Eppure la memoria ha un ruolo importante nel definire la natura di questo spazio: custodisce cimeli e monumenti, dall’àncora al cannone prodotto nelle officine Ansaldo, che, con i bracieri e l’ara (“Sanguine laboribus lacrimis victoria fulget” recita l’iscrizione), ricordano la Grande Guerra e i caduti bustocchi nel primo conflitto mondiale. Il Parco delle Rimembranze è tanti parchi insieme, luogo aperto, visibile e accogliente (non ci sono cancelli, recinzioni o muri a delimitarlo) solo parzialmente premiato da passanti e residenti.

Anche il percorso per raggiungerlo può regalare esperienze diversificate. Auto, auto e ancora auto generano un flusso costante e intenso su viale Sicilia e Viale Rimembranze. Il secondo in particolare, pur contando su marciapiedi a tratti più larghi della media, presenta, in altri punti, una carreggiata al pelo, tra veicoli in sosta e doppio senso di marcia. Arrivare da lì al parco in bicicletta, dunque, potrebbe non essere particolarmente agevole. Discorso diverso vale per altre direzioni, in virtù delle piste ciclabili su via per Lonate e soprattutto su via Togliatti. In pratica si può pedalare su percorsi dedicati, ma con uno stato di manutenzione non omogeneo, da viale Stelvio (parco dell’ospedale) lungo via Cadore, viale Trentino, via XV Giugno/via Togliatti, incrociando in sequenza (le intersezioni sono dotate di semafori) le vie Quintino Sella, Rossini, Salvator Rosa, Vespri Siciliani, Varese/Fratelli Cervi e Palestro fino, appunto, al Parco Rimembranze e al cimitero. 

Lungo il perimetro del parco, i contenitori bianchi per la raccolta di rifiuti tessili sono in ordine («Ma non è sempre così» afferma una passante) mentre a poca distanza sono abbandonate taniche che, stando alle etichette, contengono, fra l’altro, olio per la manutenzione di macchinari (avvistamento di metà luglio, Ndr). Girato l’angolo, zona cimitero, altro ritrovamento simile, come se la zona fosse utilizzata per sbarazzarsi di questo tipo di rifiuto in modo ricorrente.

Addentrandosi nel verde, è facile incrociare persone che mangiano qualcosa all’ombra, in pausa pranzo, e quattrozampe con i loro padroni. Proprio loro sono i frequentatori più attenti dell’area. Neve, pedigree labirintico e in là con gli anni, sta facendo amicizia con Diva, Schnautzer nero pece. Li accompagnano Elisabetta e Nabil. «Qui veniamo volentieri – concordano - e siamo in buona compagnia. Ci si conosce abbastanza, tra proprietari di cani, le facce sono più o meno quelle. L’area? Bella, con qualcosa da migliorare». Prato e alberi hanno un aspetto curato, piacevole. «Ma un po’ di attenzione in più, di manutenzione, non guasterebbe. È capitato che venissero giù rami anche grossi, in caso di maltempo. Un pericolo. E alcuni segnalavano la presenza di processionaria, verso la rotonda di viale Rimembranze». Panchine? «In buono stato, con qualche eccezione, sui lati. Il problema semmai sono le frequentazioni, soprattutto in certi orari».

Quasi inevitabile, visto che il parco, per forza di cose, non chiude mai. «Capita spesso – entra nel merito Elisabetta - di vedere gruppetti di persone che qui vengono a bere. Poi si trovano le bottiglie, nei cestini o in giro (i contenitori della spazzatura sono tendenzialmente in ordine, pochi traboccano per la nota abitudine di scaricarci rifiuti domestici, Ndr). C’è anche il problema dei bisogni fisiologici: chi viene qui avrà sicuramente notato alcuni di questi “signori” liberarsi tra gli alberi. Sono soprattutto stranieri, la sera. In orari diversi, anche donne. Pure qualcuna di loro, a volte, sceglie un punto poco visibile e lo utilizza come bagno a cielo aperto». Esiste, poi, l’esempio di segno opposto, quello di chi non si limita a frequentare ma si prende letteralmente cura. «C’è un signore – racconta Gianalberto mentre bada ai cagnolini Sic, come Simoncelli, e Dasy – che raccoglie sistematicamente i rifiuti trovati in giro e li mette nei cestini. A volte accatasta rami e rametti, credo per facilitare il lavoro agli operatori della manutenzione». Bambini se ne vedono? «Pochi. Quando vengono qui, per loro l’attrazione è il cannone».

Difficile che siano stati i bambini, del resto, a decorare il residuato con una piccola scritta a tema calcistico (agli interisti, e a tutti coloro che rispettano storia e memoria, piacerebbe conoscere l’artista). A pochi passi, e a parziale consolazione, un mucchietto di ramaglie conferma le parole di Gianalberto: qualcuno sa ancora riconoscere il bello che sopravvive, a portata di mano. E tenta di preservarlo.

Parco delle rimembranze – L’identikit

Ubicazione: vicinanze del cimitero centrale

Accessibilità: piste ciclabili arrivano al parco da via per Lonate e via Togliatti (si può pedalare da viale Stelvio/parco dell’ospedale lungo via Cadore, viale Trentino, via Togliatti, incrociando in sequenza le vie Quintino Sella, Rossini, Salvator Rosa, Vespri Siciliani, Varese/Fratelli Cervi e Palestro, fino a raggiungere l’area). Buona disponibilità di posti auto, anche grazie al vicino parcheggio del cimitero

Passeggini - Sedie a rotelle: non presenti vialetti o tratti lastricati, la superficie a prato, però, è pianeggiante

Videocamere di sorveglianza: no

Chiosco - Bar: no

Fontanelle acqua: 

Servizi igienici: no

Stato delle panchine: buono, con eccezione di alcune sedute sul perimetro, alcune sono consumate e non fissate a terra

Giochi per bambini: no

Attrezzatura per fare sport: no

Segni particolari: l’area presenta residuati monumentali che ricordano la Grande Guerra e i caduti di Busto nel primo conflitto mondiale, oltre a una targa dedicata al milite ignoto

Stefano Tosi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore