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Enogastronomia | 07 marzo 2022, 15:57

La Guida di Identità Golose 2022: la nostra provincia fa poker con i suoi chef (due sono new entry)

Il ristorante varesino Pinocchio 1826 e l'olgiatese Acqua nelle novità che si uniscono a La Tavola del Porticciolo di Laveno e all'Acquerello di Fagnano. E nell'Alto Milanese il Koiné di Legnano

Le due new entry varesine: chef Aviano e chef Menoncin

Le due new entry varesine: chef Aviano e chef Menoncin

Un poker gustoso è servito: è quello dei ristoranti che appaiono nella Guida di Identità Golose 2022 (LEGGI QUI). Quattro appunto i locali varesini, di cui due new entry Pinocchio 1826 nel capoluogo e Acqua a Olgiate Olona. La nuova edizione della Guida è stata presentata questa mattina: svela 1.055 ristoranti da 31 Paesi, di cui 218 novità assolute. Le schede italiane sono 902. Un dato che sta a cuore a Paolo Marchi e alla sua redazione, i giovani: under 30 sono ben 67 gli chef, e 441 tra 30 e 39 anni.

Ma vediamo chi compare nella guida. Per Varese, appunto, Pinocchio 1826, ristorante nato in una bellissima villa ottocentesca poco distante dal centro con Davide Aviano, noto al grande pubblico per la partecipazione a Masterchef. Segno particolare, ha detto addio al lavoro di tecnico radiologo per coltivare questa grande passione e farla diventare la sua professione, grazie alla moglie Annalisa.

Altro nuovo ingresso è l'olgiatese Acqua, aperto lo scorso giugno (LEGGI  QUI) un'iniziativa imprenditoriale di Davide Possoni con il socio Andrea Marcella che hanno puntato sullo chef di Busto Arsizio Alessandro Menoncin. 

Confermato, sempre in Valle Olona, Acquerello, con lo chef Silvio Salmoiraghi che viene definito «un artista/artigiano della cucina italiana, una cucina ancora cucinata, e sempre in contatto con la propria memoria».

Come pure a Laveno Mombello La Tavola del Porticciolo, un'altra storia di famiglia con Giovanni ed Elisabetta Bassetti con il figlio Riccardo che si è formato all'estero, a partire dalla Francia, per poi valorizzare la tradizione come pure ciò che ha saputo respirare all'estero, sulle sponde del lago.

Appena fuori dalla provincia, troviamo poi Koinè, che quasi otto anni fa Alberto Buratti ha avviato a Legnano dopo una forte esperienza internazionale: anche qui si respira l'incontro tra radici e sguardo sul mondo.

Redazione

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