Due incontri con gli autori, al Teatro del Popolo, per conservare la memoria della Shoah. La storica sala, oggi sede del Conservatorio Giacomo Puccini, ospiterà, domani 26 gennaio alle 20,30, Enzo Fiano. Il presidente del Conservatorio di Como, fiorentino di nascita, milanese d’adozione, presenterà il suo “Charleston”. Ovvero la storia della sua famiglia. Una storia segnata dall’orrore del razzismo e dei campi di concentramento (solo il padre sopravvisse ai lager) ma anche punteggiata da dolci ricordi. «Undici variazioni, undici movimenti dell’animo umano – si legge nella presentazione dell’opera - tra il mondo di ieri e il presente. Un dolce esercizio della memoria che è non solo un modo diverso di riavvicinarsi al passato ma forse l’unico per gettare uno sguardo sul futuro».
Giovedì 27 gennaio, alle 17.30, tocca a Silvia Del Zoppo e a “Ferramonti: Interpreting Cultural Behaviors and Musical Practices in a Southern-Italian Internment Camp”. L’opera solleva il velo su una vicenda poco conosciuta, quella del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza. Lì furono internati ebrei, non solo italiani, antifascisti, profughi politici. Circa tremila le persone che vi furono imprigionate. Come chiaro fin dal titolo, Silvia Del Zoppo indaga la musica e le pratiche culturali come strumento di protezione dell’identità e della stessa vita.
Ingresso, fino a esaurimento posti, su prenotazione. I moduli si trovano nel sito internet del Conservatorio. Super green pass obbligatorio.