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Busto Arsizio | 12 gennaio 2022, 07:00

Il consigliere Ferrario e l’incidente: «Ho rischiato di non farcela. Ora torno a impegnarmi per la famiglia»

Un’operazione di nove ore, 17 lunghi giorni in rianimazione, col rischio di perdere una gamba e addirittura di non farcela. La riabilitazione lo costringerà a rimanere ancora qualche tempo in ospedale, ma per Giuseppe Ferrario, referente di Busto del Popolo della Famiglia e consigliere comunale, il peggio è alle spalle. E l’impegno verso i temi a lui cari è già ripreso

Giuseppe Ferrario

Giuseppe Ferrario

Martedì 16 novembre 2021. È mattina presto quando Giuseppe Ferrario, referente cittadino del Popolo della Famiglia e neo-consigliere comunale del gruppo Popolo, Riforme e Libertà guidato da Gigi Farioli, perde per un istante il controllo della sua auto, andando a colpire un palo della luce.
Un incidente di poco conto, sembra. Tanto che è lo stesso Ferrario a raccontare al telefono a Farioli quanto successo. Qualche ora dopo, però, la situazione precipita al pronto soccorso.
«A un certo punto ho cominciato a non sentire più la gamba sinistra – racconta –. Lo scontro ha interessato un punto dove ero già stato operato cinque anni prima per un aneurisma all’aorta. Ed è partito un trombo».

Seguirà una delicata operazione di nove ore e ben 17 giorni in rianimazione all’ospedale di Busto. Oltre a rischiare di perdere la gamba, a un certo punto sembrava che Ferrario potesse non farcela. «Sono stato più di là che di qua», sintetizza.
Per fortuna, dopo oltre due settimane, Ferrario ha riaperto gli occhi, accolto dal sorriso della figlia.

Per via della riorganizzazione dei reparti dovuta alla pandemia, è stato trasferito all’ospedale di Somma Lombardo, dove sta seguendo un percorso riabilitativo che richiederà ancora qualche tempo.
Con il peggio alle spalle, il consigliere comunale vuole riprendere gradualmente anche l’attività politica.
Il ritorno in sala esagonale è ancora prematuro, se ne riparlerà nelle prossime settimane.

Ma in questi giorni è tornato a preoccuparsi del tema a lui più caro. Quello della famiglia, ovviamente, e in particolare dell’«allarme denatalità».
«I numeri non mentono – ha scritto in una nota –. Anche quest’anno a Busto si è registrato un calo demografico che solo in parte è stato mitigato dall’arrivo di immigranti. Ma il dato più preoccupante è il bilancio tra nascite e decessi che è di 842 cittadini. Di fronte a 1.481 decessi, sono nati solo 639 neonati. E questo per il secondo anno consecutivo».

«Per affrontare e superare questa emergenza – sostiene il consigliere – vanno introdotte politiche economiche e culturali a livello nazionale e a livello locale. Nello specifico, nel nostro territorio di Busto, si possono introdurre incentivi come bonus natalità, sgravi fiscali sulle famiglie e il quoziente familiare sulla tassazione locale, ma anche agevolazioni per giovani coppie che desiderano acquistare la prima casa.
Alla luce di questi ultimi dati, ritengo che l’amministrazione debba rispondere al problema e noi come Popolo Riforme e Libertà avanzeremo le nostre proposte augurandoci un confronto costruttivo e ampiamente condiviso per invertire questa tendenza negativa».

Insomma, Ferrario non molla: «A questi temi tengo particolarmente e voglio incidere», insiste.
La politica cittadina, tutta, è pronta a dargli il bentornato.

Riccardo Canetta

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