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Economia | 02 novembre 2021, 14:00

Confartigianato Varese studia e affianca le Pmi nell'innovazione digitale e green

L'associazione varesina con Faberlab e Artser rilancia InnoVaUp, per realizzare una mappatura delle imprese e sostenerle nelle scelte innovative, sia nella direzione della digitalizzazione sia verso l'economia circolare: verrà scelto un campione di 250 aziende

Confartigianato Varese studia e affianca le Pmi nell'innovazione digitale e green

Confartigianato Varese, con Faberlab e Arteser rilancia InnoVaUp, per mappare e affiancare le piccole e medie imprese nelle fondamentali scelte riguardanti il loro futuro prossimo che significa innovazione, non solo digitale ma anche green. 

L'associazione varesina ha dato vita già nel 2019 a InnoVaUp; un progetto che ora viene implementato, per spingere sul rilancio di tutti i settori produttivi e di servizio del territorio.

A inizio settembre, Confartigianato ha presentato il secondo Innovation Index di InnoVaUp, maturato dall’analisi di 150 imprese, riscontrando da un lato la difficoltà di tre imprese su cinque sul fronte digitalizzazione e, dall’altro, una crescente propensione a “innovare” per rimanere sul mercato, dirottando parte degli sforzi e delle risorse anche sul fronte green.

Da questa rilevazione è cresciuta la consapevolezza di dover ampliare la portata dell’assestment, estendendola ai processi di crescita sostenibile intrapresi della aziende, attribuendo un’ambivalenza al concetto di innovazione, da declinarsi sia in chiave di digitalizzazione che di trasformazione green ed economia circolare: è questa la sintesi dell’impegno di un gruppo di lavoro costituito per imprimere al territorio quella svolta verde che chiedono il mercato, la finanza, i consumatori, l’Europa e lo stesso Piano di ripresa e resilienza siglato dal Governo.

«Assistiamo ad un'ondata di innovazione e di digitalizzazione che il post Covid ha ulteriormente accelerato ma che riguarda soprattutto le grandi imprese - ha sottolineato Angelo Bongio, innovation manager di Arteser - e assistiamo anche ad una propensione delle aziende agli investimenti nel campo della sostenibilità, anche grazie alle risorse del Pnrr».

Alle imprese non basta investire tanto per farlo, ma occorre individuare l'investimento giusto, che l'azienda sia in grado di far fruttare, soprattutto in ambito green. «Ci poniamo al fianco delle aziende proprio per capire il punto da cui si parte - ha proseguito Bongio - all'innovazione deve far seguito una costante crescita delle competenze non solo dell'imprenditore ma anche da chi lavora in azienda. Il tempo è poco e non bisogna sbagliare».

La task force di Confartigianato, Artser e Faberlab mapperà 250 Pmi della provincia di Varese entro la fine del 2022, per capire la loro propensione all'innovazione e per studiare i singoli processi.

Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio di Confartigianato Lombardia, si registra un’accelerazione dei processi di trasformazione digitale. Sale di 10,6 punti, dal pre al post pandemia, la quota di Pmi lombarde che hanno realizzato o prevedono di realizzare investimenti su uno o più strumenti digitali e/o modelli di organizzazione e/o sviluppo di business: tale quota è passata dal 52,9% del periodo 2015-2019 al 63,5% del 2020.

A livello provinciale nel 2020 quote più alte di imprese che hanno fatto investimenti in ambito digitale si rilevano per Milano (70,2%), Como (68,8%) e Varese (68,5%), che si piazza in terza posizione. Incrementi maggiori rispetto al periodo 2015-2019 si osservano per Como (+18,1 p.), Varese (+15,4 p.) – che in questo caso agguanta il secondo posto - e Lecco (+14,2 p.).

«Quella dell'innovazione digitale è un'opportunità interna per le imprese, mentre quella green ha un impatto notevole sui consumatori - ha affermato Davide Baldi, responsabile di Faberlab - il nostro sarà un lavoro di analisi e di affiancamento alle aziende che dovranno investire denaro sulla transizione ecologica, dando supporto anche sugli aspetti legali. Prima di tutto occorre capire l'impatto ecologico delle imprese e le strategie dei loro clienti, visto che parliamo per la maggior parte di aziende attive nella subfornitura». 

L'obiettivo è rendere Artser una sorta di piattaforma digital-green, alla quale gli imprenditori possano fare riferimento.

«I fondi del Pnrr sono una risorsa che dobbiamo cogliere e per farlo occorrono progetti di sistema: in questa direzione occorre operare predisponendo il terreno e creando prima di tutto consapevolezza e, secondariamente, le competenze necessarie per virare le aziende sul cambiamento» concludono Bongio e Baldi. 

 

Matteo Fontana

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