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Legnano | 27 settembre 2021, 06:40

«Sopra di noi il diluvio: orgogliosi per Legnano e i campioni che omaggiamo»

I legnanesi impegnati nel loro particolare Giro hanno affrontato una dura, ottava giornata. Iose dal furgone: «Un giorno da tregenda, sono eroi». Tenaci per l'ultima tappa oggi: da Gimondi. E fedeli alla causa: la solidarietà»

«Sopra di noi il diluvio: orgogliosi per Legnano e i campioni che omaggiamo»

«Un giorno da tregenda! Sono eroi».

Dal furgone irrompe la voce di Iose, chiamato ad assistere e anche immortalare con la macchina fotografica gli amici legnanesi impegnati nel Giro dei Campioni. La pioggia nell'ottava giornata non ha dato tregua a un certo punto, ma loro sono stati tenaci e precisi, fino all'ultimo. L'obiettivo è quasi raggiunto: omaggiare tutti i campioni stabiliti, oggi toccherà a Gimondi.

Ma attenzione, c'è l'altro obiettivo per Enzo Tesoro, Massimo Monti, Roberto Damiani, Iose Porta, Angelo Bucci e Giorgio Bittanti, e resta il faro: la solidarietà. Stanno pedalando anche e soprattutto per Aspi e Uildm, come raccontato nelle precedenti tappe. Stanno sensibilizzando su temi come la sicurezza, intanto lo sguardo, il cuore corrono anche ad altro.

Lo raccontano due magliette della foto principale. Una ricorda una precedente impresa, quando si affrontò il Giro del Vajont. «Per noi ha un grande significato - spiega Enzo - Ci ricorda anche quella serata con Michela Coletti, superstite con il fratello, perché quell'onda divise la sua famiglia... Poi c'è un'altra maglietta importante, quella di HeliRunner». Manifestazione podistica per aiutare la Pediatria, altro appello a pensare agli altri, partendo dai più fragili.

Anche in un giorno abbastanza infernale, nulla è affidato al caso. Persino nei particolari che non sospetteresti «Oggi si correva il mondiale in Belgio e Roberto ha sfoggiato le calze originali provenienti da quel Paese».

Si è partiti un po' prima, ieri mattina, fiutando l'arrivo dell'acquazzone. Massimo si sofferma sui ricordi sull'Adige: «Oggi abbiamo preso la sponda opposta, in questa tappa di 160 chilometri. Lonato, Brescia, con un po' di difficoltà nel superare la città siamo passati da Roncadelle, ci siamo diretti verso la Franciacorta e arrivare a Capriolo, per passare la notte in un agriturismo. Lunedì l'ultima tappa di tutto questo meraviglioso giro».

E Roberto: «Era previsto il freddo, così l'acqua. Anzi è stato persino abbastanza clemente. Ma avevamo una certezza: volevamo arrivare a Capriolo per rendere omaggio lunedì a Felice Gimondi e  a tutti i campioni bergamaschi». Chiamala, se vuoi, resilienza, dice.

Forse siamo tutti un po' campioni, a patto di pedalare prima di tutto per gli altri. Anche questo ci narrano, con la loro fatica, gli amici di Legnano.

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Marilena Lualdi

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