Ciao Fulvio, «vigile, grande papà e amico dei più fragili»

Vigile urbano, in prima fila nel volontariato, un grande papà. Fulvio Lamperti, scomparso a 80 anni, ha ricevuto oggi l'ultimo, commosso saluto dalla sua Busto nella chiesa parrocchiale di San Michele.

Un volto noto e stimato in città, sia per il suo modo di svolgere la professione sia per la sua attenzione ai poveri e il suo impegno per la pace, plasmato anche nell'amicizia con  Angioletto Castiglioni. Era stato infatti tra i fondatori dell'associazione istituita in memoria all'ex deportato e testimone di pace.

Oggi tanti erano a salutare Fulvio. I suoi colleghi, e si è ricordato anche la sua figura di agente appunto, capace di svolgere il suo lavoro con fermezza e gentilezza, specialmente con i più giovani. Hanno preso la parola i figli Simona e Marco, emozionati  ricordando il "mestiere" che ha saputo svolgere non meno generosamente: quello di papà.

Ma poi c'è tutto l'impegno nel volontariato. L'associazione Amici di Angioletto ha ricordato come fosse tra i fondatori. L'attenzione all'armonia, alla pace, portata avanti con impegno costante. In prima linea per i più fragili e anche in occasione del suo funerale si è chiesto di non prendere fiori, bensì fare una piccola donazione alla Cooperativa Sociale Speranza Asda. Una richiesta sussurrata, com'era nel suo stile, uomo del fare.

Saggio, umile, giusto, schivo, sempre con una parola buona: così è stato definito oggi nei discorsi di addio. 

Noi lo ricordiamo anche con un'immagine: lui e il figlio Marco a raccogliere un pane speciale, "il pane di Angioletto", il servizio dedicato all'amico di sempre, per portare soccorso alla mensa dei poveri dei Frati. Offrendo il suo contributo all'iniziativa, quest'azione silenziosa che si illuminava del suo sorriso. E anche adesso - è stato detto - il suo aiuto da lassù non mancherà mai.