Era atteso come l’appuntamento che avrebbe fatto chiarezza e ridotto le distanze tra Busto Arsizio e Gallarate. Mercoledì sera, invece, la commissione congiunta sull’ospedale unico non è servita a cancellare dubbi e divisioni (leggi qui). E le «sensibilità differenti» - per usare le parole edulcorate del sindaco gallaratese Andrea Cassani – sono rimaste tali.
Qui Busto
Archiviata la commissione, quali saranno i prossimi passi? «Scriverò una lettera alla Regione perché, come abbiamo detto, vogliamo sapere tempi e quant’altro – spiega il sindaco di Busto Emanuele Antonelli –. Nella speranza che Gallarate non ci blocchi».
Il riferimento è alla deroga alla procedura di dibattito pubblico che il Consiglio bustocco ha già votato, mentre i colleghi gallaratesi intendono prendere tempo in attesa di ricevere le informazioni richieste.
Di questo aspetto – vale a dire la necessità di votare in questa fase la deroga – si è discusso animatamente nell’ultima parte della commissione. Regione poco chiara sul tema? «Sì», risponde Antonelli che, in generale, si dice «non contento di come è andato» l’incontro.
Il suo timore è che i colleghi gallaratesi blocchino l’accelerata impressa da Busto. «L’importante è che la Regione mi scriva quali sono i tempi, in modo che la gente sappia», dice.
A proposito di Regione: durante la commissione, Antonelli non ha nascosto il disappunto per l’assenza del direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi. Tra i due non ci sono stati chiarimenti: «Non ho sentito nessuno».
Qui Gallarate
Sul fronte gallaratese il sindaco Cassani dice di attendere «che mi trasmettano la documentazione che abbiamo chiesto, ovvero gli step precisi che dovranno portare al progetto del nuovo ospedale, con tempistiche e modalità, e poi che il direttore generale dell’Asst Eugenio Porfido ci mandi le specifiche sulle novità progettuali. Abbiamo chiesto che vengano inviate a me e ad Antonelli le novità, e noi le faremo avere a tutti i consiglieri». Novità che «credo riguardino posti letto e altre aspetti legati al post-pandemia».
Sulla scelta, diversa da Busto, di aspettare prima di votare eventualmente la deroga al dibattito pubblico «credo che i fatti ci abbiano dato ragione. Al momento c’è bisogno di più chiarezza – ribadisce Cassani –. Voler anticipare questo tipo di delibera da parte dei Consigli è prematuro. Probabilmente, con tutti gli step necessari che precedono il discorso del dibattito, le rassicurazioni di cui siamo in cerca arriveranno e non ci dovrebbero essere problemi nell’accordare un voto favorevole alla proposta di ovviare al dibattito pubblico secondo le modalità ministeriali».
Per quanto riguarda le assenze che hanno indispettito il collega di Busto, il sindaco gallaratese sostiene che «dato che Regione Lombardia è colei la quale ci ha messo un po’ di fretta, avrebbero dovuto essere qui tutti quanti, quindi anche il direttore generale Pavesi, per illustrare bene quali sono le necessità e le motivazioni per le quali è stato chiesto questo passaggio alle amministrazioni comunali».
Detto ciò, «ovviamente si può mancare una volta per un inconveniente, come capita a tutti. Certo è che, a questo punto, attendiamo tutta la documentazione con una certa solerzia, dato che loro l’hanno chiesta a noi».