«Poche chiacchiere. É giunto il tempo di assumersi la responsabilità delle scelte. Il ministro Patuanelli firmi subito il decreto scritto dall’allora ministra Bellanova sulle misure per il contenimento della peste suina. Sarebbe un primo passo fondamentale, insieme alla revisione della legge 157, per tutelare agricoltori e made in Italy». Così la deputata Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura alla Camera, nel corso della manifestazione indetta da Coldiretti sul tema della proliferazione dei cinghiali tenutasi a Montecitorio.
«Siamo in una profonda emergenza che rischia di mettere in ginocchio il Made in Italy, le nostre aziende agricole con gli ingenti danni provocati dai cinghiali, la sicurezza stradale e anche arrecare problemi di sanità pubblica. Quindi servono risposte immediate: una c’è ed è di rapida attuazione. Si tratta del decreto per il contenimento della peste suina realizzato dalla ministra Bellanova, frutto di una lunghissima e assurda trattativa con l’allora ministro Costa che evidentemente non aveva compreso la gravità della situazione».
«Non era pensabile allora, e non lo è tantomeno ora con una maggioranza così ampia, che un tema così diffuso nel Paese non venga affrontato in modo chiaro. Non basta che il ministro Patuanelli richiami solo le Regioni a legiferare in materia. Certo ciascuno deve assumersi la propria responsabilità, ma è necessario avere una legge quadro nazionale adeguata ai tempi attuali, e si sblocchi il decreto legato al contenimento della peste suina. I danni provocati dalla fauna selvatica che stanno colpendo le produzioni sono ingenti, e sarebbe devastante per il nostro made in Italy legato a carni e prosciutti il propagarsi della peste suina. Gli agricoltori e i sindaci non chiedono finanziamenti e fondi ma soltanto di poter lavorare in sicurezza ed evitare che scoppi una ulteriore emergenza sanitaria».