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Eventi | 01 giugno 2021, 14:02

Delpini a Legnano per l’Istituto Barbara Melzi

L’arcivescovo, durante la messa, agli studenti: «Siate ardenti d’amore per incendiare il mondo di speranza»

L'arcivescovo Delpini celebra messa nel giardino dell'Istiuto Barbara Melzi

L'arcivescovo Delpini celebra messa nel giardino dell'Istiuto Barbara Melzi

Oggi, 1 giugno 2021, la Festa c’è stata. Non semplicemente “in presenza” ma con tante presenze. Quelle che hanno popolato di volti e contenuti l’incontro dell’istituto “Barbara Melzi” con l’arcivescovo Mario Delpini. Un recupero, appagante, dopo i contrattempi dovuti, nel 2020,  alla pandemia. Rinvii che avevano sospeso le celebrazioni per un anniversario tondo: 170 anni, fertili, delle Figlie della Carità, le canossiane, a Legnano.

In “prima linea”, nell’accoglienza, la madre superiora, Natalina Mossini, insieme alle consorelle. Messa all’aperto concelebrata dall’arcivescovo con monsignor Angelo Cairati, don Stefano Valsecchi, don Alessandro Viganò e don Giovanni Sala. Alla presenza, fra gli altri, del sindaco, Lorenzo Radice, del preside, Flavio Merlo, del presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi.

Cornice composta e spettacolare allo stesso tempo garantita da insegnanti, ragazzi e bambini. Stoici, soprattutto questi ultimi, nel seguire la celebrazione in modo concentrato e partecipe, sotto un sole più estivo che primaverile.

«Insegnare è seminare, sperare, voglia di vivere» ha ricordato e, insieme, esortato l’arcivescovo nell’omelia, facendo riferimento alla missione portata avanti al “Barbara Melzi”. Di cui ha ricordato la fondatrice per poi citare il motto “Chi non arde non incendia”. Quindi, ai ragazzi: «Siate ardenti d’amore per incendiare il mondo di speranza». Flavio Merlo, preside dell’istituto, dopo il ringraziamento all’arcivescovo per la sua presenza, ha ricordato un intervento di Delpini durante una precedente visita a Legnano. Che conteneva un invito, «…venite, sperate, andate». Una sintesi dello spirito con cui canossiane e docenti dell’Istituto lavorano con i più giovani.

Infine l’augurio, da parte dell’arcivescovo, con l’ormai nota “preghiera della vocazione” o “del giovedì”. Rivolto ai giovani. A ogni bambina e bambino, a ogni ragazza e ragazzo : «Non perdere oggi l’occasione per amare. Non lasciare che nessuno vada via da te senza un sorriso. Non sottovalutarti mai: sei fatto a immagine di Dio. Non dimenticarti mai della tua vocazione a essere felice».

Stefano Tosi

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