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Busto Arsizio | 04 maggio 2021, 15:04

Amianto nel Parco Altomilanese: ci risiamo

Segnalazione di una lettrice. Le misure per contenere l’abbandono abusivo di rifiuti, anche pericolosi, con il presidente del Consorzio Davide Turri

L'amianto rinvenuto ieri al Parco Altomilanese

L'amianto rinvenuto ieri al Parco Altomilanese

Segnalazione di una lettrice: «Passeggiando nel parco Altomilanese, partendo dall'ingresso di via Guinizelli e dopo essermi inoltrata fino a una grande radura, ho avuto una bruttissima sorpresa: sul ciglio del bosco qualcuno ha scaricato dell'amianto». E la foto, girata a Davide Turri, presidente del Consorzio Parco Altomilanese dal febbraio scorso, è inequivocabile. Un nuovo scarico abusivo? Rimasugli di un blitz datato in attesa dello smaltimento? Di sicuro una manifestazione di disinteresse per il decoro e la salute.

Turri, del resto, è dispiaciuto più che stupito: «Dovremmo parlare di queste aree per altre ragioni, non per l’inciviltà di chi se ne serve in questo modo. Ripuliamo in continuazione ma le caratteristiche di questo parco lo rendono vulnerabile. Da quando mi sono insediato abbiamo recuperato almeno quattro divani. E due pali della luce abbattuti, probabilmente si trovavano nel punto in cui li abbiamo trovati da 20 anni».

L’amianto, però, è anche un materiale pericoloso. «Non a caso - prosegue il presidente –  l'area va circondato con il nastro. Occorre anche stilare un piano per la rimozione e un preventivo. Occorre sempre del tempo, in questi casi». L’azione antivandali, del resto, qualche risultato lo dà. Per esempio sta funzionando la sbarra, particolarmente spessa, posizionata vicino alla piattaforma rifiuti di Legnano: blocca almeno in parte i furgoni dei malintenzionati ed è troppo grossa per essere divelta facilmente. Annuncia Turri: «Ne installeremo altre. E posizioneremo delle videocamere, sia in punti sensibili che sulle vie che vengono verosimilmente utilizzate per muoversi all’interno dell’area».  

La collaborazione con Comune, Agesp e Protezione civile potrà, del resto, dare i suoi frutti, ma gira e rigira, è l’educazione e la collaborazione con i cittadini a potere fare davvero la differenza. «Ricordo – conclude Turri – che sul nostro portale c’è uno spazio specificamente dedicato alle segnalazioni. E che altri si aggiungono, per esempio la pagina che curo personalmente: “Sentieri e parole, le storie del parco Altomilanese". Sono occasioni che creano tanti contatti. Il miglioramento della situazione passa anche da lì».

Stefano Tosi

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