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Politica | 18 aprile 2021, 11:22

Flash mob di Fratelli d'Italia a Busto: il silenzio per le attività economiche ferme

Domenica mattina di protesta in centro: si è voluto manifestare il dissenso per i provvedimenti governativi legati alla pandemia, con negozi, ristoranti e palestre in crisi

Il flash mob questa mattina a Busto, in piazza San Giovanni. Nelle foto sotto, Massimiliano Nardi e Paolo Montani

Il flash mob questa mattina a Busto, in piazza San Giovanni. Nelle foto sotto, Massimiliano Nardi e Paolo Montani

Un flash mob silenzioso a Busto Arsizio, una decina di minuti con i promotori della protesta (firmata Fratelli d'Italia) immobili e i cartelli che invece gridavano contro gli effetti delle restrizioni alle attività economiche. 

Si è svolta questa mattina in piazza San Giovanni la contestazione annunciata da FdI (LEGGI QUI), un modo per contestare i provvedimenti governativi legati al contenimento della pandemia. Provvedimenti che, secondo gli organizzatori, hanno messo in ginocchio troppe attività. Mentre in altri Paesi si sono adottate altre misure, si è spinto più decisamente sulla campagna vaccinale e sono arrivati più congrui ristori.

Molta la gente che si è fermata ad osservare la protesta silenziosa.

GUARDA IL VIDEO

Il silenzio per le attività economiche ferme è stato interrotto soltanto dalla campane della Basilica di San Giovanni. Mentre, al termine del flash mob, un applauso condiviso tra tutti i manifestanti ha sancito il “rompete le righe”.

La mozione di sfiducia al ministro Speranza, presentata proprio da Fratelli d'Italia, l'unico partito all'opposizione nel Governo Draghi, è dunque approdata in centro a Busto. Con il gazebo allestito in via Milano e con il flash mob alle 11:10 di domenica mattina, in coincidenza con la conclusione della messa in Basilica e in un momento dove il centro cittadino era particolarmente frequentato. A sorvegliare che tutto si svolgesse anche nel rispetto dei protocolli anticontagio, gli ispettori della Digos e le pattuglie di Polizia di Stato e Carabinieri.

«Vediamo passi in avanti che non sono però sufficienti – ha sottolineato il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Massimiliano Nardi – Ci sono delle situazioni che andrebbero valutate in maniera più profonda: la riapertura dei ristoranti con il coprifuoco alle 22 sa di mera presa in giro, mentre le palestre, che sono super-controllate, non possono riaprire prima di una certa data (1° giugno, nda). Servirebbe un cambio di passo, ma questa grossa ammucchiata al governo sta dimostrando che non ha le carte in regola per farlo».

Alla manifestazione hanno partecipato una trentina di militanti locali del partito di Giorgia Meloni. In piazza e con il cartello bene in vista anche Paolo Montani («Se cambi l'ordine delle chiusure, il disastro non cambia» recitava lo slogan sulle sue spalle) e diversi candidabili o candidati consiglieri comunali alle prossime elezioni amministrative di Busto. Non si è visto in piazza, invece, il sindaco Emanuele Antonelli.

«È il caso di rivedere questi provvedimenti, hanno creato situazioni estremamente negative sia da un punto di vista sociale che produttivo – la chiosa di Massimiliano Nardi – Il covid c'è, va combattuto ma bisogna essere organizzati e non guardare di settimana in settimana senza un obiettivo definito». Nardi sottolinea anche la campagna vaccinale «figlia di un'organizzazione sbagliata. Hanno dovuto porre rimedio, dopo un anno, assegnandola a chi ne ha competenza per gestirla». 

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A.M.

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