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Calcio | 03 febbraio 2021, 15:48

L'OPINIONE. La Pro che sa prevedere e reagire: una luce in questa nebbia

Javorcic imperturbabile: «Contro l'Olbia la partita che ci aspettavamo. Una vittoria che dà valore a tre pareggi importanti». La gioia di Mangano e il pellegrinaggio dei tifosi fuori dallo stadio

Una battaglia fino all'ultimo la partita contro l'Olbia, ma la Pro ha vinto con ordine ed equilibrio (foto di Marco Giussani)

Una battaglia fino all'ultimo la partita contro l'Olbia, ma la Pro ha vinto con ordine ed equilibrio (foto di Marco Giussani)

«Era la partita che ci aspettavamo». Queste parole pronunciate da Ivan Javorcic suonano strane in questo prolungato periodo senza certezze per tutti noi. Eppure la vittoria che la Pro Patria ha conquistato con una salutare ostinazione contro l’Olbia (LEGGI QUI), afferma questo: che ancora si può prevedere ancora qualcosa, a patto di prepararsi, studiare e sgobbare. E se quel qualcosa cambia pelle all’improvviso, comunque non ci scoraggia, anzi si è altrettanto lesti a mutare. Una luce nella nebbia fitta di questi tempi.

In questo mercoledì con mezzogiorno di acqua e fuoco, un successo che «dà valore ai tre pareggi, molti importanti, da cui venivamo». Agguantati, anche quelli, con testardaggine e resistenza, l’ultimo a Vercelli in condizioni estremamente sfavorevoli. (LEGGI QUI)

Quali caratteristiche hanno permesso di battere i sardi, che dichiaratamente non avevano alcuna intenzione di farsi battere? Ne cita diverse, l’allenatore tigrotto, tra cui ordine e pulizia. Aspetti che non fanno scena su un terreno di gioco, ma la differenza sì. Allora ecco anche Mangano, ritrovato in porta che parla sempre di previsioni e certezze: «È un aspetto su cui abbiamo lavorato molto, sarà sempre più una battaglia. La mia prestazione? Devo sfruttare bene le occasioni che mi capitano. Siamo un bel gruppo e si vede bene nei momenti difficili».

Sì, c’è qualcosa che ancora ci si può aspettare, una conferma e si chiama Pro. Ci viene anche dal “solito” scambio di battute fuori dallo stadio Speroni, ancora invalicabile per i tifosi. Quando un’auto si ferma e due persone chiedono: «A che ora gioca, la Pro?».

«Ha appena giocato».

Lo stupore: «A quest’ora?! E che cosa ha fatto?».

Quello che doveva, ci verrebbe da rispondergli, che è la verità più profonda. Detto in altro modo: «Ha vinto». 

Marilena Lualdi


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