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Busto Arsizio | 16 luglio 2020, 16:15

Via Schio chiede… la luce

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una residente di via Schio. Da anni chi abita in questa strada chiede al Comune, visto che il passaggio non può essere chiuso poiché collega due vie importati, la sistemazione del manto stradale e l’installazione di un lampione

Via Schio chiede… la luce

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una residente di via Schio. Da anni chi abita in questa strada (privata ma utilizzata da tutti) chiede al Comune – visto che il passaggio non può essere chiuso poiché collega due vie importati – la sistemazione del manto stradale e l’installazione di almeno un lampione.

 

Gentile Direttore,

la via Schio è una piccola e stretta strada privata che collega via Galvani a via Q. Sella. Strada dove sono presenti due condomini (uno ha l'ingresso principale su via Q. Sella), un cortile, alcun case lombarde e villette.

Negli anni 2006/2012 vengono venduti gli immobili nel condominio di via Schio n. 6/8 di proprietà degli eredi Gallazzi. Si tratta di 31 unità abitative.

Trascorsi alcuni anni, noi del condominio ai nn. 6/8 ci rendiamo conto che la manutenzione della strada è inesistente. La luce manca e all'inizio della via, sul lato della via Galvani, c'è scritto “via Schio- strada privata”, ma ci passa e ci parcheggia chiunque!

 

Così il caposcala del condominio del civico 6 si interessa presso i vigili urbani per cercare di risolvere il problema della manutenzione. Il caposcala viene indirizzato in Comune, all'ufficio Opere Pubbliche, il cui responsabile, all' epoca, era l'ing. Lamperti. Lo stesso dice che dobbiamo rivolgerci ai vigili per chiedere la chiusura al pubblico della strada e l'inserimento delle sbarre.

 

All'ufficio viabilità il sig. Carnaghi ci consiglia di fare una domandina scritta con la firma dei residenti e di protocollarla in Comune. Detto, fatto!

 

Dopo alcuni mesi, non avendo ricevuto risposta il caposcala si reca all'ufficio strade e incontra l'arch. Casazza. Quest'ultimo dice di avere inviato risposta (mai ricevuta) e che la strada non può essere chiusa perché collega due vie importanti; bisognerà aspettare quindi il nuovo piano regolatore.

Ricevuto il NO alla chiusura della strada, è stata protocollata in Comune la richiesta di manutenzione della stessa: mai avuto risposta.

A dicembre del 2014 io e il caposcala incontriamo l'ing. Lamperti e l'arch. Casazza per sensibilizzare il Comune sulla manutenzione e sull'illuminazione di una via privata ma aperta al pubblico.

 

Sono poi riuscita ad ottenere un incontro con l'allora assessore Paola Reguzzoni che, a dire il vero, si era impegnata a sistemare la situazione, solo che poi ci sono state le elezioni e, come si dice dalle mie parti, chi si è visto si è visto!

Allora ho pensato di iniziare a lamentarmi sui social, fino a quando non sono stata contattata da Maurizio Artusa che, a detta sua, mi avrebbe aiutato ad ottenere ciò di cui abbiamo diritto. Con Maurizio ho avuto anche un incontro con l'arch. Chiesa che non ha risolto nulla.

Passa il tempo e Artusa prende a cuore il nostro problema e, avvicinatosi a Orazio Tallarida (attuale consigliere comunale, ndr), mi fa promettere verbalmente di far installare almeno un punto luce al centro della strada. Il Covid ma soprattutto la causa in essere che riguarda il bando di gara per l'installazione delle luci in città hanno fermato tutto.

 

Spero che almeno voi riusciate a smuovere le acque e a regalarci un po’ di luce.

Cordialmente,

Cira Manzo

Di seguito una parte della documentazione allegata dalla lettrice, cui vanno aggiunti i reclami ad Agesp e ulteriori mail inviate a Comune e assessori.

 

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