Al dormitorio di Busto metà degli ospiti sono padri separati. Un'emergenza che tocca anche Busto e che ha guidato nella scelta di destinare a loro (e ai genitori single) sei appartamenti di di via Bellotti 24. Alloggi abusivi, di ridotte dimensioni, all’ultimo piano dell’edificio, che erano colpiti da ordinanze di demolizione, ignorate dalla proprietà, come si era sottolineato di recente in giunta (LEGGI QUI) e come si è visto questa sera in consiglio comunale. Un consiglio aperto con un appello bipartisan nella Giornata contro la violenza sulle donne, tramite le voci della presidente Laura Rogora e dalla vicepresidente Valentina Verga, rispettivamente FdI e Pd, e proseguito con la Cer di Malpensa Insubria Cer.
Con l’articolo 31 del Dpr 380/2001 si è potuto approdare all’acquisizione al patrimonio comunale e, eccezionalmente, dare lo stop alla demolizione per soddisfare un prevalente interesse pubblico.
Un'operazione presentata dal vicesindaco Luca Folegani e per cui il sindaco Emanuele Antonelli ha fatto i complimenti alla dirigente e all'avvocatura: un problema, un'irregolarità, sono diventati occasioni di dare una risposta a un bisogno profondo: «È la prima volta che lo facciamo» ha detto il primo cittadino.
Il Pd ha chiesto di regolamentare questo pur importante passaggio, prima con il capogruppo Maurizio Maggioni: «Proponiamo di utiizzare questi alloggi nella logica dei regolamenti vigenti». Ai complimenti del sindaco si è associato Marco Lanza (Forza Italia) e l'assessore Paola Reguzzoni ha ribadito che non è possibile applicare la graduatoria, perché gli alloggi - molto piccoli - verranno utilizzati per esigenze particolari e non sono alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Favorevole anche Busto al Centro, mentre Cinzia Berutti ha insistito nel chiedere per quanto tempo potranno essere usati. Dopo un'ulteriore richiesta di Giuseppina Lanza (Popolo, Riforme e Libertà), Paolo Geminiani (capogruppo FdI) ha fatto i complimenti per aver creato questo precedente e ha sottolineato che un padre separato in difficoltà non può essere sottoposto al criterio del tempo. Non è dunque passato l'emendamento del Pd.














