Si è arricchito di 20 nuove adesioni il gruppo di viale Italia e zone limitrofe del Controllo del Vicinato castellanzese. La scorsa settimana, nella Sala Giunta del Comune di Castellanza, si è svolto il corso di formazione condotto dai comandanti della Polizia Locale di Castellanza e Olgiate Olona, insieme al referente locale del Controllo del Vicinato, per illustrare ai nuovi iscritti le modalità operative del gruppo. Questi nuovi ingressi consolidano una rete di sicurezza partecipata che, dal 2016, rappresenta un punto di riferimento per la comunità.
Ad oggi, il sistema di Controllo del Vicinato castellanzese è stato organizzato in otto zone della città, ciascuna con il proprio coordinatore e la propria rete di residenti attivi. I gruppi sono operativi in via dei Sassi, via del Maggiolo, via Firenze e limitrofe, via San Giovanni e limitrofe, viale Italia e via Verdi, via Andrea Costa e limitrofe, via Monteverdi e limitrofe, via Marnate e limitrofe per un totale di 267 cittadini attivi (e relative famiglie sensibilizzate) nei servizi di controllo partecipato.
L’incontro formativo ha rappresentato anche l’occasione per ribadire l’efficacia del modello di sicurezza partecipata nella prevenzione della microcriminalità, con particolare riferimento ai furti nelle abitazioni, alle truffe ai danni dei cittadini più vulnerabili e agli atti di vandalismo. «La sicurezza partecipata funziona e vede i cittadini in prima fila per una città più sicura - è il commento del comandante della Polizia Locale, Francesco Nicastro -. Con oltre 260 cittadini attivi negli otto gruppi di Controllo del Vicinato, abbiamo costruito una rete di prevenzione che integra efficacemente l’attività delle Forze dell'Ordine. Il coinvolgimento diretto dei residenti rappresenta un deterrente concreto contro i reati predatori e ci permette di ricevere segnalazioni tempestive su situazioni anomale nel territorio. La speranza è che questa esperienza positiva possa stimolare la nascita di nuovi gruppi anche in altre zone della città, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra comunità e istituzioni nella tutela della sicurezza collettiva».
Il Comune di Castellanza coordina l'iniziativa attraverso un programma strutturato. Il modello operativo castellanzese prevede che le famiglie interessate manifestino la volontà di costituire un gruppo in una determinata zona, nominino il proprio coordinatore e si organizzino attraverso chat condivise per la comunicazione rapida di anomalie e situazioni sospette. Il coordinatore gestisce i rapporti tra i componenti, tiene i contatti con l’amministrazione comunale e la polizia Locale, organizza le catene di comunicazione e riceve il supporto necessario per sviluppare forme di collaborazione nell’ambito della sicurezza partecipata.
«Queste ultime adesioni dimostrano che a Castellanza abbiamo una cittadinanza attenta e consapevole, che sceglie di essere protagonista nella tutela del proprio territorio - ha sottolineato il sindaco, Cristina Borroni-. Più di 260 residenti attivi negli otto gruppi rappresentano un patrimonio civico straordinario per la nostra comunità. Il successo di questa iniziativa risiede nella capacità dei cittadini di riscoprire il valore del buon vicinato e della responsabilità condivisa. L’auspicio è che sempre più residenti scelgano di aderire ai gruppi esistenti o di costituirne di nuovi, perché una città sicura si costruisce con la partecipazione attiva di tutti».














