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Sociale | 17 novembre 2025, 16:02

Quando il teatro diventa vita: al San Giovanni Bosco una domenica di emozioni vere

Circa 150 persone hanno assistito al Teatro San Giovanni Bosco allo spettacolo “Oggi il tempo è favorevole”, messo in scena dagli ospiti della Comunità Papa Giovanni XXIII. Trentadue attori con disabilità hanno intrecciato le loro storie con la vita di don Oreste Benzi, sostenuti da una messinscena raffinata e da due musicisti professionisti. L’evento rientra nel ciclo “Racconti e testimonianze”, che proseguirà in primavera con nuovi appuntamenti dedicati al teatro di valore

Non solo uno spettacolo, ma un incontro umano capace di attraversare la platea come un’onda calda. Ieri, domenica 16 novembre, circa 150 persone hanno gremito il Teatro San Giovanni Bosco per assistere a “Oggi il tempo è favorevole”, produzione intensa e sorprendente della Comunità Papa Giovanni XXIII. Un lavoro che non colpisce soltanto come testimonianza, ma che convince per la qualità scenica, per la cura delle soluzioni teatrali, per la delicatezza delle immagini che sa evocare.

Un titolo che è un manifesto

La frase scelta come titolo è una citazione di Sant’Agostino, ripresa da don Oreste Benzi, il sacerdote riminese fondatore della Comunità nel 1969 e oggi in odore di santità. Proprio la sua figura fa da fil rouge allo spettacolo: frammenti della sua voce, immagini e ricordi si alternano alle storie di chi oggi vive l’esperienza comunitaria, dando forma a un racconto collettivo che respira vita autentica.

Trenta­due attori, una sola storia condivisa

Sul palco sono saliti 32 attori, ospiti con disabilità della Comunità Papa Giovanni XXIII, accompagnati da due musicisti professionisti – chitarra e clarinetto – che hanno tessuto un commento musicale sobrio e intenso. I protagonisti hanno portato in scena le proprie esperienze: un ex tossicodipendente oggi impegnato nel recupero di altri ragazzi, chi ha trovato nella comunità un luogo per rinascere, chi continua a lottare con fragilità e speranze. Le loro storie, cucite in una drammaturgia corale, si intrecciano con la vita e la missione di don Benzi, in un gioco di rimandi che amplifica il significato di ogni parola.

L’emozione come linguaggio scenico

C’era emozione nei gesti, nei tempi, nelle voci. Una timidezza iniziale che si è trasformata in energia positiva, in desiderio di raccontarsi. È proprio questo il cuore dello spettacolo: lasciare che chi è spesso invisibile diventi protagonista, portatore di un messaggio forte e necessario, sostenuto da una messinscena raffinata e sorprendente.

Il progetto culturale del Teatro San Giovanni Bosco

«Questo spettacolo fa parte del ciclo Racconti e testimonianze», spiega Claudio Fantinati, coordinatore del Teatro San Giovanni Bosco. «Proponiamo incontri con persone e comunità significative sul piano educativo e culturale: crediamo che il compito di un teatro parrocchiale sia dare voce a chi porta valori.»

Il percorso proseguirà nella primavera con due appuntamenti attesi: tra marzo e aprile Walter Muto e Carlo Pastori porteranno un musical dedicato a Gaber e Jannacci, mentre ad aprile Andrea Carabelli interpreterà uno spettacolo sulla ritirata di Russia ispirato alla figura di don Carlo Gnocchi, accompagnato da un coro alpino che eseguirà i canti della Grande Guerra.

Il San Giovanni Bosco, palcoscenico di comunità

Con “Oggi il tempo è favorevole”, il Teatro San Giovanni Bosco conferma la sua vocazione: essere un luogo in cui arte, umanità e testimonianza si intrecciano. Un teatro che non si limita a intrattenere, ma che invita a guardare più a fondo, là dove le storie diventano ponte tra le persone. 

Laura Vignati

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