L’area dell’ex centro commerciale Il Fare, da tempo in stato di abbandono, si prepara a rinascere. Dopo oltre quindici anni di silenzio, il complesso situato tra via Venegoni e viale Lombardia è pronto a trasformarsi nel Gallarate City Mall, un nuovo spazio dedicato allo shopping e all’intrattenimento.
La società di real estate Clhnpl, che lo scorso febbraio ha rilevato la struttura per circa 1,3 milioni di euro, ha reso pubblici i primi rendering e le planimetrie del progetto, destinato a essere sottoposto al vaglio dell’amministrazione comunale per la verifica dei vincoli urbanistici.
Un centro commerciale rinnovato
Le immagini diffuse mostrano una riorganizzazione sostanziale degli spazi. Il nuovo mall comprenderà 16 punti vendita, bar e ristoranti distribuiti su tre livelli, oltre a un parcheggio da 700 posti. L’elemento più innovativo sarà però la pista coperta per go-kart, pensata come attrazione principale per un pubblico giovane e dinamico.
Nel complesso, la struttura conterà su 5.000 metri quadrati al piano terra, 3.200 al primo piano e 7.000 al livello interrato. A differenza del passato, non è prevista una grande area destinata alla vendita alimentare: le metrature ridotte non consentono l’inserimento di un supermercato di dimensioni significative.
Le superfici dedicate ai negozi varieranno, ma nessuna supererà i 1.400 metri quadrati, con tagli minori per la maggior parte delle attività. Ampio invece lo spazio riservato alla ristorazione, distribuito su tutti e tre i piani per creare un’esperienza di visita più variegata e conviviale.
Un progetto che guarda al futuro
Tra le modifiche più rilevanti, anche la rimozione delle rampe d’accesso ai parcheggi, elemento problematico nella precedente configurazione del centro commerciale e tra le cause del suo insuccesso.
Secondo le tempistiche fornite da Clhnpl, i lavori dovrebbero procedere rapidamente, con l’obiettivo di aprire il Gallarate City Mall nel 2026.
L’intenzione è quella di dare vita a un polo commerciale di nuova generazione, più efficiente e sostenibile, capace di inserirsi nel tessuto urbano senza ripetere gli errori del passato.
«Vogliamo che questo progetto diventi un punto di riferimento per la città, un luogo dove lavoro, socialità e tempo libero possano convivere», spiegano i promotori.
Se le promesse saranno mantenute, Gallarate potrebbe presto vedere risorgere uno dei suoi luoghi simbolo, trasformando un vuoto urbano in un nuovo motore di vitalità economica e sociale.
















