«L’unico limite per noi è la fantasia». Con questa frase semplice e potentissima, Tracy Lilian, studentessa ugandese di diciotto anni, ha conquistato gli studenti del liceo scientifico Tosi durante l’incontro di oggi, giovedì 23 ottobre. Un incontro che ha avuto il sapore del sogno - il suo -, ma anche quello di un’intera comunità scolastica che, attraverso la Giornata Internazionale della Poesia Solidale, sostiene a distanza il percorso di formazione di Lilian grazie al progetto Avsi.
Lilian, accompagnata dal dottor Marco Trevisan di Avsi, è arrivata in Italia insieme a un compagno di scuola per partecipare al concorso internazionale “Maker Faire” di Roma, dove i due giovani hanno rappresentato le eccellenze della loro scuola: lei specialista in fisica e matematica, lui in biologia e scienze.
Il sogno che diventa incontro
Davanti alle classi 2B, 4D e 4G, Lilian ha raccontato con entusiasmo il suo percorso, l’impegno nello studio, la passione per le materie scientifiche e il desiderio di costruire un futuro nel proprio Paese.
«In Uganda sogniamo di poter studiare con gli strumenti che qui in Italia avete ogni giorno», ha detto, sottolineando come l’accesso alla tecnologia e alla formazione sia ancora un privilegio per pochi. «Per me - ha aggiunto - volare in Italia, partecipare a un concorso internazionale, incontrarvi… è stato un sogno».
Gli studenti del Tosi l’hanno accolta con calore e curiosità, ponendole tante domande sulla scuola in Uganda, sulle differenze con l’Italia e sulla vita nel suo Paese. Alla domanda “Cosa ti manca dell’Uganda?”, Lilian ha sorriso: «Il cibo e la natura. Ma qui ho trovato qualcosa di speciale: l’accoglienza».
Una giornata che unisce poesia, scienza e solidarietà
La giornata, coordinata dalla classe 4G nell’ambito del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto), ha unito scienza e poesia, studio e solidarietà. Un ponte ideale tra mondi diversi, reso possibile dalla generosità dell’associazione dei genitori SpiriTosi e delle famiglie del liceo, che sostengono l’iniziativa di adozione a distanza.
Oltre i confini: il sogno continua
«Vedere Lilian qui, ascoltare la sua gratitudine e la sua forza, ci ricorda che la scuola non è solo studio, ma anche incontro, responsabilità e sogno condiviso», hanno commentato i docenti. E il desiderio degli studenti è unanime: che il progetto non si fermi qui. «Vorremmo poter sostenere più ragazzi come Lilian - dicono - perché l’istruzione è davvero il primo passo per cambiare il mondo».
In fondo, come ha ricordato la giovane ospite con il suo sorriso luminoso, «l’unico limite per noi è la fantasia».













