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Cultura | 21 settembre 2025, 09:41

VIDEO e FOTO. Galà di danza internazionale, la prima edizione è stata un successo

Artisti da tutto il mondo si sono alternati sul palco sotto la direzione artistica del ballerino di casa, Marco Palamone. Quest’ultimo, oltre a ballare, si è anche raccontato: «Volevo portare la danza di qualità nella nostra città»

Il primo Galà di danza internazionale è andato in scena ieri sera, sabato 20 settembre, al Teatro Sociale Delia Cajelli. Ed è stato un successo: sala piena, ospiti internazionali, direzione artistica di Marco Palamone che, partito da Busto, ha calcato i palchi di tutto il mondo. 

All’inizio hanno rivolto il loro saluto il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, l’assessore alla cultura Manuela Maffioli e le direttrici di Aretè -Oltre la danza (che ha collaborato all’organizzazione dell’evento) Elisabetta Seratoni e Barbara Zocchi

Oltre al messaggio del primo cittadino (leggi QUI), l’assessore Maffioli ha evidenziato che «Sono tante le figure di cultura, oltre che di sport e di altri settori, che permangano affettivamente legate alla propria città nonostante abbiano conquistato il mondo. La consapevolezza delle proprie radici – ha sottolineato – è un bagaglio imprescindibile».

Sul palco è salito anche Marco Benedetti dell’associazione Il Mecenate che collabora alla gestione della struttura di piazza Plebiscito e che ha portato i saluti del nuovo direttore artistico del teatro Federico Zanandrea.

Condotto da Elena Palamone, sorella di Marco, lo spettacolo ha visto alternarsi balli (il Lago dei Cigni, Le Corsaire, Lo schiaccianoci, solo per citarne alcuni), momenti di riflessione (sulle difficoltà legate alla danza per esempio, sulla precarietà, gli stereotipi) e altri in cui il pubblico ha avuto la possibilità di conoscere meglio il direttore artistico.

Quest’ultimo, da sempre innamorato della danza, è partito vent’anni fa da Busto ed è arrivato ad esibirsi perfino davanti alla Regina Elisabetta e a Re Carlo. 

La sua crescita e i suoi ricordi sono legati alla città. Ha raccontato di come da piccolo lo affascinasse la danza (ma in acqua) a cui assisteva quando andava nella piscina di Busto a vedere la sorella che faceva nuoto sincronizzato.

Oppure di come la Pro Patria Bustese, dove aveva iniziato a fare ginnastica, gli abbia dato solide basi utili ancora oggi.

In città ha vissuto però anche situazioni difficili, Palamone ha raccontato di aver sofferto molto quando alle medie è stata vittima di bullismo («è stata una cosa che mi ha fatto stare davvero tanto tanto male, io non ce la facevo più, io dovevo scappare» sono state le sue parole) e di come sia stato felice quando grazie ad una borsa di studio ha avuto la possibilità di partire.

Palamone è tornato da direttore artistico, oltre che da ballerino, facendo approdare in città tanti artisti che ha incontrato durante il suo percorso: «Pe me è un grandissimo onore portare la danza di qualità nella nostra città» ha affermato. 

«La mia intenzione è di far vedere il talento di questi giovani ballerini» ha detto ancora il danzatore di Busto. Per lui sono stati riservati gli applausi più fragorosi.

I ballerini protagonisti dello spettacolo

Alice Bellini e Lorenzo Trossello (English National ballet), Ada Gonzalez e Stefano Nappo (Opera nazionale di Bucarest), Oscar Ward e Maria Vittoria Scamarda (Leipziger Ballet), Sofia Iseppato (Theater Plauen-Zwickau), Liam Meier (Palucca Hochschule für Tanz Dresden), Mattia Santini (Royal Danish ballet), Giulia Neri (Teatro Massimo di Palermo), Adonis Corveas (Theater Kiel), Virginia Vorraro e Leopoldo Guadagno (Freelancers), Ginevra D’Aquino (ballerina di Andrea Bocelli), Chiara Prandoni (Centro Arte Danza), Edward Nunes (Staatstheater Hannover), Harris Bell e Sae Maeda (The Royal Ballet).

E naturalmente la stella di casa Marco Palamone attualmente al Theater Plauen-Zwickau in Germania.

Mariagiulia Porrello

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