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Territorio | 03 settembre 2025, 15:07

VIDEO e FOTO. Parte dal Jrc di Ispra il sogno e il viaggio di Giovanni Bloisi: «Pedalo dal Mortirolo a Bruxelles, per consegnare ai nostri giovani un'Europa unita e solidale»

E' iniziato simbolicamente oggi dal Centro di Ricerca della Ue nel cuore della provincia di Varese la nuova sfida del "ciclista della memoria" varesino di Varano Borghi, alla presenza delle autorità che con lui hanno fatto in sella alcuni metri nella rotatoria davanti alla sede del Centro di Ricerca: «Giovanni con il suo entusiasmo e la sua bicicletta riesce ad unire passato e futuro e ci ricorda che l'Europa è da costruire insieme»

E' iniziato simbolicamente oggi, con un giro attorno alla rotonda del Jrc di Ispra, il nuovo viaggio nella storia del "ciclista della memoria" varesino di Varano Borghi Giovanni Bloisi che in sella alla sua inseparabile bici, con la tenda canadese e fornelletto al seguito, partirà l'8 settembre dal Mortirolo, luogo simbolo del ciclismo e della storia d'Italia e d'Europa, con destinazione Bruxelles il 29 settembre, dopo aver percorso dodici tappe in altrettanti luoghi simbolo della Resistenza europea.

Bloisi riparte da dove si era fermato lo scorso anno, il Mortirolo, da dove era giunto da Ventotene. Il progetto di quest'anno intitolato "European People" che ha ottenuto anche il patrocinio della Commissione Europea, è stato costruito con l'aiuto del Jrc di Ispra, cuore di quell'Europa unita in provincia di Varese, dall'Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo e dalla Fondazione Europea Cefalonia-Corfù 1941/1944. 

Proprio al Jrc si è svolta stamattina la presentazione del viaggio europeo con tanto di pedalato su parcheggio esterno e sulla rotatoria di Ispra, capeggiata ovviamente dal Cavaliere della Repubblica Bloisi con al seguito il risciò condotto dal Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e dal direttore del Jrc Rien Stroosnijder e le bici con in sella il sindaco di Varese Davide Galimberti, il dirigente dell'Ufficio Scolastico territoriale di Varese Giuseppe Carcano, il presidente della Fondazione Europea Cefalonia-Corfù Costantino Ruscigno e altri ciclisti amici di Giovanni Bloisi. A dare lo start con la bandiera dell'Europa il sindaco di Brebbia Giulio Brughera, presente anche il primo cittadino di Luino Enrico Bianchi. 

«Tutto il progetto nasce per i giovani - ha spiegato il ciclista della memoria - lo stimolo viene dai nostri ragazzi, ho 71 anni e ancora non so quanto potrò andare avanti con questi viaggi. A loro vogliamo consegnare un'Europa unita e solidale. Al Mortirolo incontrerò i giovani, il mio sogno è consegnare il testimone a loro perché tengano viva la memoria stando sempre attento alle insidie prodotte dagli uomini. Per allenarmi sia fisicamente che mentalmente sono andato in bici al San Martino».

«La partecipazione dei giovani è fondamentale - ha affermato il Prefetto Pasquariello - sono loro i protagonisti del viaggio Europa. A Bloisi va la nostra gratitudine perché ha scelto strada come luogo di testimonianza; con il suo entusiasmo e la sua bicicletta speciale riesce ad unire passato e futuro e ci ricorda che l'Europa è da costruire insieme».

«Con emozione ed orgoglio lancio questa edizione 2025 della "bicicletta europea" - le parole del direttore  Stroosnijder - è un viaggio speciale non solo perché nel 2025 ricorrono gli anniversari della fine della Guerra e della Dichiarazione di Schumann ma perché per un futuro migliore per i giovani c'è bisogno di unità europea. Giovanni è l'esempio di un'Europa unita e solidale che tiene viva la memoria con dedizione e passione. Spero sia uno stimolo per promuovere i valori europei  anche da parte delle scuole del nostro territorio per lavorare insieme per un Europa più forte e unita».

«Giovanni pedala da anni per mantenere vivo il ricordo - ha sottolineato Franco Saligari, dell'Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo - quello di quest'anno è la prosecuzione del viaggio dello scorso anno. Si riparte del Mortirolo, icona mondiale del ciclismo dove presto inaugureremo la Cima Pantani. Le vicende belliche sono spesso sconosciute ai ciclisti che passano da lì e Giovanni ci aiuta, con la sua bici, a diffondere il ricordo».

«Mio padre è stato uno dei 37 sopravvissuti della strage di Cefalonia la prima Resistenza che si è conclusa poi sul Mortirolo - ha ricordato il presidente della Fondazione Europea Cefalonia-Corfù Costantino Ruscigno - dobbiamo lavorare sui e con i giovani, creiamo una rete di scuole e università. Pedaliamo insieme con Giovanni, lui è lo strumento con la sua bici per arrivare all'obiettivo di un'Europa unita e consapevole di essere un unico grande popolo». 

«Bisogna valorizzare l'Europa e non deriderla come fa qualcuno - ha concluso Ester De Tomasi, presidente di Anpi della provincia di Varese - facciamo sentire la nostra voce perché vengano usati al meglio i fondi europei a favore dei giovani e dell'ambiente».

Matteo Fontana

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