«La destra, capitanata dalla Lega con il ministro varesino dell’economia Giorgetti, peraltro eletto in Valtellina, territorio di frontalieri, si conferma la coalizione delle tasse. Dopo l'aumento dell'Irpef in Piemonte, ora arriva la conferma che la Regione Lombardia intende applicare la tassa della salute nei confronti dei lavoratori frontalieri al valore del 3% da applicare sui salari netti degli stessi. Una misura che Italia Viva per prima aveva contestato e contrastato, fin dalla sua introduzione nella legge di bilancio 2024, e che trova contrarie tutte le organizzazioni sindacali oltre naturalmente ai diretti interessati che vengono usati come limoni da spremere». Lo dichiarano in una nota congiunta il vicepresidente nazionale di Italia Viva, senatore Enrico Borghi, e la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda.
«Abbiamo da tempo segnalato che questa misura è inapplicabile in quanto supera i confini giuridici stabiliti dal trattato internazionale tra Italia e Svizzera, e quindi alla luce di ciò non si comprende il motivo dell'ulteriore volontà di vessazione da parte della Lega nei confronti dei lavoratori frontalieri.
Continueremo - aggiungono i parlamentari Iv - il nostro operato di opposizione nei confronti di questo aumento delle tasse, che ancora una volta dimostra il vero volto di una destra che nella propaganda racconta di diminuire la pressione fiscale e nei fatti si è trasformata nel nuovo sceriffo di Nottingham».