/ Valle Olona

Valle Olona | 29 luglio 2025, 12:39

Castellanza adegua la videosorveglianza alle normative europee sulla privacy

Il Consiglio Comunale ha aggiornato la disciplina sull’uso dei sistemi di videosorveglianza, adeguandola alle normative europee sulla protezione dei dati personali. Il regolamento rafforza sicurezza, trasparenza e tutela della privacy, estendendo l’utilizzo anche a fototrappole, body cam e lettura targhe

Castellanza adegua la videosorveglianza alle normative europee sulla privacy

Il Consiglio Comunale di Castellanza ha approvato nella seduta di ieri, lunedì 28 luglio, il nuovo regolamento per la disciplina e l’utilizzo del sistema di videosorveglianza, aggiornando la normativa locale alle recenti disposizioni dell'Unione Europea in materia di protezione dei dati personali. L’aggiornamento rappresenta un ulteriore passo in avanti nella modernizzazione del sistema di sicurezza urbana attivo sul territorio comunale dall’inizio degli anni 2000.

Il nuovo regolamento attua il Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e il decreto legislativo 51/2018, stabilendo principi fondamentali per il trattamento dei dati personali acquisiti attraverso i sistemi di videosorveglianza. Il documento stabilisce che ogni trattamento deve rispettare i criteri di necessità, proporzionalità e finalità specifica, garantendo un equilibrio tra esigenze di sicurezza e tutela della privacy dei cittadini.

Una delle principali innovazioni del regolamento riguarda la definizione precisa delle responsabilità operative. Il comandante del servizio di Polizia Locale è designato al trattamento dei dati per le telecamere collegate alla centrale operativa, mentre gli altri dirigenti dei servizi competenti gestiscono le telecamere a tutela del patrimonio comunale non collegate alla centrale operativa. Questa ripartizione delle competenze assicura una gestione più efficace e controllata del sistema di videosorveglianza ai fini della tutela della privacy.

Il regolamento, inoltre, estende la disciplina oltre le tradizionali telecamere fisse, includendo anche sistemi di lettura targhe, fototrappole e dispositivi mobili come body cam e dash cam in dotazione agli operatori di Polizia Locale: «Le fototrappole rappresentano uno strumento tecnologico fondamentale per il contrasto di reati ambientali di particolare gravità che richiedono un monitoraggio specifico e mirato - spiega il comandante della Polizia Locale Francesco Nicastro -. Questo dispositivo viene impiegato in via prioritaria per illeciti significativi che compromettono l’ambiente e il decoro urbano e come eventuale supporto, qualora non fosse possibile procedere diversamente, nelle attività della Polizia Locale in materia di errato conferimento dei rifiuti come sacchetti domestici nei cestini pubblici oppure il conferimento nei giorni e negli orari non conformi al regolamento di raccolta dei rifiuti urbani».

La conservazione dei dati, inoltre, segue criteri differenziati in base alla tipologia di sistema: sette giorni per le telecamere collegate alla centrale operativa, estendibili fino a 90 giorni per specifiche esigenze investigative documentate e di polizia giudiziaria. Tutti i sistemi prevedono la cancellazione automatica dei dati al termine dei periodi stabiliti. Il regolamento mantiene aggiornato, per i cittadini, anche un sistema informativo su due livelli: cartelli di primo livello posizionati prima dell'accesso alle aree monitorate e informative complete di secondo livello disponibili sul sito istituzionale del Comune, comprensive della geolocalizzazione delle telecamere presenti sul territorio.

L’accesso ai filmati rimane rigorosamente disciplinato e limitato alle finalità istituzionali previste dalla Legge: tutela della sicurezza urbana e pubblica, protezione del patrimonio comunale, sicurezza stradale, controllo della circolazione dei veicoli, tutela ambientale e attività di polizia amministrativa. L’Autorità Giudiziaria e la Polizia Giudiziaria mantengono la facoltà di acquisire copia delle riprese per finalità investigative mediante richiesta scritta e motivata. Il regolamento conferma la possibilità di sistemi integrati di videosorveglianza con altri enti pubblici, previa sottoscrizione di specifici accordi che disciplinino responsabilità e modalità di trattamento dei dati condivisi, sempre nel rispetto delle finalità istituzionali di ciascun soggetto coinvolto.

«Questi strumenti tecnologici rappresentano un patrimonio importante per la nostra comunità e intendiamo sfruttarne appieno tutte le potenzialità, sia in ambito di prevenzione sia per la tutela ambientale, grazie all’ausilio di fototrappole, sistemi di sicurezza e body cam - commenta il sindaco Cristina Borroni -. Dobbiamo però ricordare che si tratta pur sempre di strumenti al servizio di un obiettivo più ampio: garantire maggiore sicurezza per tutti i cittadini. Accanto alla tecnologia, rimane fondamentale un continuo lavoro di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza verso comportamenti corretti. È un percorso che richiede tempo e non genera consenso immediato, ma rappresenta l’investimento più importante che possiamo, e dobbiamo, fare per costruire una comunità più responsabile e rispettosa delle regole comuni».

c. s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore