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Politica | 21 luglio 2025, 07:00

Niente Its a Busto, Fantinati: «Spese per l’educazione ultime da tagliare. Così passa l’idea di città senza progettualità»

L’assessore all’Istruzione nella giunta Farioli è rammaricato per la rinuncia al progetto all’ex Macello civico: «Sarebbe stata una nuova possibilità educativa importante. Sono queste le cose che qualificano un’amministrazione più di tante asfaltature»

Niente Its a Busto, Fantinati: «Spese per l’educazione ultime da tagliare. Così passa l’idea di città senza progettualità»

«Le spese per l’educazione sono le ultime da tagliare in assoluto». Pertanto, «sono molto dispiaciuto, perché queste cose qualificano un’amministrazione più di asfaltature, piazze o chissà cos’altro».
C’è una profonda delusione nelle parole dell’ex assessore Claudio Fantinati, che interviene sulla decisione di rinunciare al progetto dell’Its che avrebbe dovuto affiancare il polo per i giovai all’interno dell’ex Macello civico in via Pepe.
L’intervento sarebbe stato parzialmente finanziato dalla Regione col bando Arest, per due milioni, ma l’aumento da 3,5 a 5,5 milioni dei costi a carico del Comune ha indotto quest’ultimo a non portare avanti l’opera.

Fantinati interviene da «cittadino ed ex amministratore», che nella sua esperienza nella giunta del sindaco Gigi Farioli si era occupato (anche) di istruzione. E parla di una scelta che dà l'idea di una «città senza progettualità».
«Mi rammarico – dice – perché era un’occasione importante, sostanzialmente finanziata in buonissima parte. Un intervento che in un colpo avrebbe offerto una nuova possibilità educativa importante. Gli Its in questo momento sono tra le scuole più ricercate e, tra l’altro, quelle che danno maggiori possibilità occupazionali, perché i dati sono tutti molto buoni. Il progetto avrebbe inoltre aiutato a risolvere un problema urbanistico di un pezzo di città che viene ora recuperato solo in parte, a questo punto lasciando a metà l’intervento: una scarpa e una ciabatta. Non è che sia bellissimo».

Per Fantinati «si torna indietro rispetto a una decisione presa per un esborso che tutto sommato, rispetto alle finanze comunali ma anche al costo complessivo dell’opera, non è così esagerato».
Da quando la propria esperienza in giunta si è esaurita, Fantinati – oggi impegnato come direttore artistico del teatro San Giovanni Bosco, con un passaggio nel direttivo di Busto al Centro – ha limitato i propri interventi pubblici sulle vicende della città.

Ma, in questo caso, il rammarico per la scelta dell’amministrazione Antonelli è forte: «Ho sempre pensato che le spese per l’educazione siano le ultime da tagliare in assoluto, che si tratti di Its, asili nido o scuole materne. Quindi sono molto dispiaciuto, perché sono queste le cose che qualificano un’amministrazione più di tante asfaltature o piazze o chissà cos’altro».

A suo dire, quei circa due milioni in più rispetto alla cifra preventivata «sono investimenti e non spese. Si deve partire da questo tipo di concetto». In più, «l’Its avrebbe pagato un affitto, si parla di circa 70 mila euro, che in trent’anni avrebbe permesso di recuperare questo investimento aggiuntivo. Certo, non è qualcosa che ti torna domani mattina, però è un piccolo tesoretto che hai in casa. Senza dimenticare gli influssi benefici in termini di commercio: quando muovi decine e decine di persone, vuol dire che i negozi e non solo lavorano di più. È tutta un’economia che si muove».

Insomma, conclude Fantinati, «rinunciare dà l’idea di una città che non ha progettualità, che è un po’ ripiegata su se stessa. E a me, da cittadino ed ex amministratore, dispiace».

Riccardo Canetta

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