Dieci punti in 24 ore. Il giovane team free azzurro (tra di loro a Singapore Susanna Pedotti e Alessia Macchi, Busto Nuoto, ndr) c’è. E’ bello tra le grandi. E’ tra le prime cinque al mondo. Le nostre “Angeli e demoni”, guidate da Roberta Farinelli e coreografate da Anna Voloshyna salgono una posizione rispetto al preliminare (304.5067) e in finale sono quinte con 313.4337 (69.3000 con gli elementi e 179.4837 per l’impressione). Routine in continua crescita che, spinte fatte bene, sono piaciute molto al loro tecnico, cosi come a tutto lo staff.
"Questo mondiale rappresenta un nuovo inizio per la nazionale – dice il tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli - perché, fuorché Mastroianni e Iacoacci, e Pedotti da riserva, nessuna delle ragazze in acqua ha partecipato alle Olimpiadi di Parigi. La squadra è formata sostanzialmente da ex allieve o ex juniores e quindi per tutte è la prima esperienza internazionale con la nazionale maggiore. Sono state davvero brave; migliorare dieci punti in un giorno è tanta roba. Ci siamo anche avvicinate alle altre, sopra al Messico e praticamente incollate agli Stati Uniti. E’ un buon biglietto da visita in vista delle prossime gare di squadra. Ci siamo anche noi".
Le nostre etoile sono Valentina Bisi, Beatrice Esegio, Marta Iacoacci, Alessia Macchi, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani e Giulia Vernice. Settime in ordine di uscita, dopo le atlete neutrali, ad aprire il lotto delle “superpotenze sincro”. Alessia Macchi è il demone e Marta Iacoacci l’angelo. Le altre hanno i costumi divisi a metà, tra il bene e il male. La musica è del maestro-concertista Hans Zimmer, cinque Grammy Award, due Oscar alla migliore colonna sonora (per Il Re Leone 1995 e per Dune 2022) e tre Golden Globe. Emozioni e spettacolo non mancano di certo. Le nostre ragazze (nella routine composta da nove elementi: tre acro e sei ibridi) ci aiutano a percepirete il momento in cui l'angelo si trasforma in demone. Ci trasmettono la tensione durante la battaglia e conducono alla scoperta che la pace non deriva dalla vittoria di una parte ma dall'accettazione reciproca di entrambe. "Sono soddisfatta perché abbiamo migliorato il punteggio rispetto alle eliminatorie – commenta Sofia Mastroianni - Nelle spinte siamo state più sicure ma è normale perché quando si rompe il ghiaccio si è sempre un po' più tese". "Abbiamo fatto del nostro meglio – continua Valentina Bisi - senza pensare alle nostre rivali e così abbiamo fatto. Siamo state tutte bravissime e abbiamo eseguito un ottimo esercizio che ha grandi margini di miglioramento".