A margine dell’ultima seduta del consiglio comunale di Gorla Minore, che si è svolta nella serata di martedì 15 luglio, il capogruppo di “Per una Comunità Rinnovata” ha voluto condividere alcune considerazioni su quanto accaduto durante l’assemblea.
«In primo luogo – ha sottolineato Fabio Lorvetti – trovo assurdo che non mi sia stato permesso di parlare dopo che la consigliera Stefania Rossetti ha annunciato la sua intenzione di lasciare la maggioranza (Leggi QUI). Trovo poco democratico non aver potuto nemmeno dire due parole, anche perché la mia intenzione non era quella di esprimere giudizi in merito a quanto accaduto, ma solo di prendere atto della decisione della consigliera, chiederle se poteva specificare meglio le motivazioni a monte della scelta e domandare al sindaco se la maggioranza si era già mossa per individuare chi avrebbe preso il suo posto in giunta».
Anche riguardo alla modifica dello statuto comunale che non è stata approvata dal consiglio (Leggi QUI), il consigliere di opposizione ha un parere molto chiaro: «La replica fatta ieri sera alle nostre osservazioni dal sindaco Ermoni è veramente imbarazzante – prosegue Lorvetti – alla fine lei stessa ha dichiarato che siccome i cittadini non utilizzano gli strumenti per fare osservazioni a regolamenti, PGT e ad altri documenti ufficiali, si potrebbe anche togliere del tutto questa possibilità.
Pare dimenticarsi che il cittadino è libero di utilizzare o non utilizzare uno strumento, e che il compito di un’amministrazione aperta e trasparente, invece, è quello di metterlo a disposizione così che possa fare una scelta.
È un po’ come dire che siccome tanta gente non va più a votare, tanto vale eliminare il voto».
Una posizione, quella dell’attuale amministrazione, che il gruppo “Per una Comunità Rinnovata” non condivide in alcun modo: «Mi sembra – spiega Fabio Lorvetti – un atteggiamento assolutamente antidemocratico, che toglie a prescindere la possibilità di partecipazione ai cittadini e che compromette la trasparenza amministrativa che un ente pubblico deve garantire.
Inoltre nel citare la scarsa partecipazione dei cittadini al consiglio, la prima cittadina ha in un certo senso sminuito anche coloro che, seppur in pochi, si interessano alle attività comunali e amministrative del nostro paese».