Si spengono le luci sui campi da gioco che per una settimana hanno trasformato il cuore di Busto Arsizio, ma l'eco del successo di Busto Arsizio Sport è più forte che mai. L'edizione 2025, la quarta, chiude i battenti con un bilancio che va oltre le più rosee aspettative: un record di 56 squadre iscritte, un centro città brulicante di vita e un futuro pieno di nuove, ambiziose idee.
Il tutto, nonostante un meteo che ha provato a mettere i bastoni tra le ruote. «È stata un'edizione meravigliosa che ci ha messo alla prova - racconta a caldo Giuditta Lualdi, ex capitana della Uyba e mente organizzatrice dell'evento - I primi due giorni sono stati un po' ballerini con il tempo, ma la grande disponibilità degli atleti e delle squadre ci ha permesso di riprogrammare tutto senza problemi. La loro flessibilità è stata fondamentale».
Ospiti incredibili, a partire dall'oro olimpico Paola Egonu, passando per Andrea Crugnola e Daniele Scardina.
“Nulla è scontato”
Un successo che per Lualdi non è mai un fatto acquisito. «Nulla è scontato - sottolinea - Non lo è il supporto del Comune, che ogni anno ci rinnova la fiducia, né l'impegno instancabile dei volontari e dei soci. E non è scontato trovare nuovi sponsor che credano in noi. Dietro a questa settimana c'è un lavoro enorme».
Un lavoro che ha permesso di alzare ancora l'asticella, passando dalle 32 squadre delle prime edizioni alle 56 di quest'anno (4 in più per ogni disciplina: beach volley, basket e calcetto). «Ogni anno, quando apriamo le iscrizioni, il tempo per chiuderle è sempre più breve. La gente non vede l'ora di partecipare e per noi è un orgoglio immenso».
Un cuore che batte per la solidarietà
Ma l'anima del BAS resta il progetto “A tutti sport”, ideato dall'associazione “Cuore Pieno” per sostenere le famiglie in difficoltà e garantire ai più piccoli il diritto di fare sport. Un'iniziativa che ha già permesso a 34 bambini di praticare la loro disciplina preferita. «Come non era scontato che arrivassimo a 56 squadre, così non lo è il fatto di avere ospiti eccezionali o di poter portare avanti la nostra missione solidale», spiega Lualdi.
Il futuro: padel, campi estivi e un villaggio sportivo diffuso
Conclusa un'edizione, si pensa già alla prossima. Le idee sono tante e ambiziose. La prima è un sogno nel cassetto: «Vorremmo provare a inserire un quarto sport. L'ambizione è quella di mettere un campo da padel in centro. È un'idea che dipende molto dal supporto economico che riusciremo a trovare, ma è un passo che vorremmo fare per rendere l'evento ancora più completo e coinvolgere una fascia di pubblico diversa».
Un'altra novità allo studio è quella di rendere le strutture ancora più vive. «Ci piacerebbe trovare degli accordi con i centri sportivi e i campi estivi per destinare le nostre strutture, nelle ore in cui non le usiamo, ai ragazzi. Dare la possibilità ai bambini di fare attività nel cuore della città sarebbe un valore aggiunto incredibile». Un modo per rendere Busto un vero e proprio villaggio sportivo a 360 gradi, coinvolgendo sempre di più anche le società del territorio, già presenti quest'anno con i loro stand.
Una città viva e partecipe
L'evento, come confermato dal sindaco Emanuele Antonelli che in sede di presentazione l'ha definita «una delle settimane più belle per Busto», ha il merito di trasformare il centro. «Chi esce il giovedì sera non trova solo i negozi aperti, ma un'atmosfera diversa, eterogenea», conclude Giuditta Lualdi. «Trova campi da gioco, ospiti, musica. È un modo per far vivere la città e dare ai giovani un punto di incontro sano, basato sui valori positivi dello sport. Quando finisce, lascia un grande vuoto, ma ci dà la carica per ripartire subito». E Busto Arsizio già aspetta la prossima magia.