/ Territorio

Territorio | 07 luglio 2025, 17:15

Ticino, fiume amico ma insidioso: perché è vietato fare il bagno

Ordinanze dei Comuni vietano la balneazione per ragioni igienico-sanitarie e di sicurezza: correnti, mulinelli e fondali mutevoli possono trasformare una giornata di relax in un grave pericolo. Il Ticino si può vivere in sicurezza, rispettandone le regole e l’ambiente

Ticino, fiume amico ma insidioso: perché è vietato fare il bagno

Nel cuore del Ticino lombardo, tra acque dall’aspetto invitante e rive fresche dove cercare ristoro nelle giornate più torride, si nasconde un pericolo troppo spesso sottovalutato. Il fiume, apparentemente calmo, cela correnti violente, fondali mutevoli e mulinelli naturali da cui nemmeno i nuotatori più esperti riescono a liberarsi facilmente. È proprio per questa ragione che i Comuni bagnati dal Ticino hanno rinnovato le ordinanze di divieto di balneazione, motivate sia da ragioni igienico-sanitarie, sia — e soprattutto — da esigenze di sicurezza pubblica.

Ogni anno, nonostante gli avvisi, si registrano episodi drammatici che vedono coinvolti bagnanti troppo fiduciosi, convinti di potersi immergere senza rischi. E invece la cronaca parla chiaro: il Ticino non fa sconti a nessuno. «Non è leggenda metropolitana — ribadiscono dal Parco del Ticino — ma un dato di fatto. Persone di ogni età, sportivi compresi, possono essere risucchiati da correnti imprevedibili o rimanere intrappolati nei mulinelli. Anche dove l’acqua sembra bassa o tranquilla».

Il rischio più grande, spiegano i tecnici, è la falsa percezione di sicurezza: un fondale che cambia bruscamente, un vortice nascosto, una corrente subacquea che sposta con violenza, e una giornata di relax può trasformarsi in tragedia. Per questo motivo il divieto riguarda indistintamente bambini, adulti, anziani e persino gli animali domestici. È consigliabile, semmai, bagnarsi fino al ginocchio per trovare un po’ di refrigerio, ma nulla di più.

Il Parco resta comunque uno scrigno prezioso da vivere e rispettare: passeggiate naturalistiche, escursioni in bicicletta, momenti di osservazione faunistica, picnic lungo le sponde, tramonti mozzafiato. Sono tante le attività che si possono praticare senza correre rischi. «Il divieto di fare il bagno non limita la fruizione del Parco — sottolineano i volontari — ma tutela la vita di chi lo frequenta».

Infine, un appello a non dimenticare la cura per l’ambiente. Troppo spesso, dopo giornate di sole e di svago, sulle spiagge del Ticino restano rifiuti abbandonati. È un gesto di inciviltà che ferisce un ecosistema già delicato. «Chi ama questo fiume porta a casa i propri rifiuti e lascia le sponde pulite», ricorda il personale del Parco.
Godere delle meraviglie del Ticino è possibile, ma sempre con prudenza, rispetto delle regole e senso di responsabilità. Perché il Ticino, con la sua natura maestosa e a tratti selvaggia, non perdona l’imprudenza.

Alice Mometti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore