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Politica | 14 giugno 2025, 13:27

Noi Moderati a congresso: «Siamo nel centrodestra. Ma senza condivisione saremo liberi di fare scelte diverse»

Il nuovo coordinatore provinciale del partito è Premazzi, acclamato al congresso celebrato questa mattina. Un’assise che ha risentito chiaramente dell’avvicinarsi degli importanti appuntamenti elettorali del 2027. Il sindaco varesino Galimberti ha lanciato la provocazione: «Non vi vedo insieme a Vannacci». Cattaneo: «Siamo il centro del centrodestra, che non deve però scegliere la via muscolare come ad Arcisate e Castellanza»

Mattia Premazzi è il nuovo coordinatore provinciale varesino di Noi Moderati. Il sindaco di Venegono Inferiore e consigliere provinciale con delega al Bilancio è stato acclamato nel corso del congresso che si è celebrato questa mattina nella Sala Montanari in via dei Bersaglieri. Un congresso che ha risentito chiaramente dell’avvicinarsi degli importanti appuntamenti elettorali del 2027, quando si andrà al voto nelle principali città della provincia: Varese, Busto Arsizio e Gallarate.
Premazzi e il sottosegretario regionale Raffaele Cattaneo hanno spiegato che quella di Noi Moderati è una «proposta di centro nel centrodestra». Ma, senza una vera condivisione, «si possono fare scelte diverse».

A stimolare subito il dibattito, negli interventi che hanno aperto l’assise presieduta dalla senatrice Mariastella Gelmini, era stato il sindaco dem di Varese Davide Galimberti, che non si è limitato ai saluti di rito, ma ha “invitato” il partito centrista a fare una riflessione: «Non vi vedo col generale Vannacci, forse è il momento di fare una valutazione diversa rispetto alle prospettive nel nostro paese e nel nostro territorio». Estendendo l’esperienza della Provincia, dove Noi Moderati sostiene il presidente Marco Magrini con Forza Italia e lo stesso Pd. Ricevendo in riposta un “no grazie” da Gelmini e dal coordinatore regionale del partito Alessandro Colucci.

Cattaneo, senza nascondere la distanza da Vannacci, ha confermato la collocazione nel centrodestra. Ma ha anche rivendicato la libertà di fare scelte diverse «quando il centrodestra sceglie la via muscolare», e ha citato i casi di Arcisate e Castellanza.
Proprio su Cattaneo circolano voci di una possibile candidatura a Varese: «Io sto bene a fare quello che sto facendo in Regione», risponde l’interessato a domanda diretta.

I “messaggi” al centrodestra

Il neo-coordinatore provinciale Premazzi, prendendo il testimone di “guida” nel territorio da Cattaneo, parla di «un momento di rilancio» per Noi Moderati. «Il partito si vuole strutturare e radicare sul territorio e giocare un ruolo attivo all’interno della coalizione del centrodestra. Ci attendono molte sfide e un grande lavoro con i partner della coalizione per avere una strategia comune e condivisa».
E in vista delle importanti tornate elettorali del 2027, «faremo sentire la nostra voce e lo faremo radicandoci sul territorio e facendo un lavoro attivo al tavolo del centrodestra».

Trovando «capacità di sintesi e di superare i personalismi» che «talvolta è mancata»: «Se il centrodestra rimane solo dogma e slogan, ci sentiamo legittimati a fare scelte diverse – ha detto Premazzi presentando la mozione congressuale –. Senza condivisione si possono fare scelte diverse, come in Provincia di Varese, in quella che crediamo essere una soluzione transitoria». Da ciò la proposta di «ricostruire un tavolo di coordinamento di tutto il centrodestra unito», spesso rimasto «una chat in cui arrivano messaggio solo sotto scadenza elettorale». Tra i temi toccati, infrastrutture, sanità, Malpensa, formazione, calo demografico, sicurezza.

«L’obiettivo è quello di consolidare la nostra presenza in tutta Italia e anche nel territorio di Varese – spiega Cattaneo –. Noi Moderati è una proposta di centro nel centrodestra, per rafforzare l’idea di una politica moderata, popolare, riformista, capace di dialogare, che rifiuta la logica di scontro».

Nel proprio intervento in sala, Cattaneo ha rivendicato l’autonomia del partito: «Non ho scelto la Lega perché non mi piacevano le idee della secessione e ancora meno mi piacciono le uscite di Vannacci e della Sardone o una Lega che Salvini ha spostato ancora di più a destra. Lo stesso vale per Fratelli d’Italia, perché io sono un popolare, non un conservatore. E non sto in Forza Italia perché non vedo la voglia di costruire un percorso per realizzare davvero il Ppe in Italia».

Con un “avvertimento”: «Quando il centrodestra sceglie la via muscolare, come ad Arcisate e Castellanza, mettendo candidati che non possono vincere, noi potremo stare da un’altra parte. Dove c’è la possibilità di essere credibili e di andare a governare».

In precedenza Colucci aveva chiarito che «sin dal momento in cui Berlusconi ha avuto la grande intuizione di creare il centrodestra, noi siamo sempre stati qui e lo siamo ancora convintamente. Ci sono sensibilità che a volte ci lasciano perplessi, ma siamo quattro partiti e quello che conta è ciò che la maggioranza e il governo decidono insieme».

Dopo il messaggio del presidente nazionale Maurizio Lupi che ha rimarcato la crescita del partito («Con quasi 200 iscritti in provincia di Varese») e della senatrice Giusy Versace, Gelmini ha a sua volta detto che «i toni e le modalità di Vannacci non mi appartengono, ma sono distante anche da Schlein, Conte e dai recenti referendum. Se non c’è spazio per una corsa solitaria al centro, c’è invece per rinforzare l’area popolare, liberale e riformista nel centrodestra. Questo è il nostro compito».

Il dibattito

È stato il sindaco varesino Galimberti a dare il la a un “dibattito” tra le forze politiche presenti. «L’esperienza provinciale sta dando ottimi risultati. È un ente di secondo livello, ma io penso che si debba valutare se questa condivisione possa trasferirsi per alleanze su temi concreti anche per le elezioni dirette. È evidente che una parte del centrodestra abbia un posizionamento in netto contrasto quello di Noi Moderati. Non vedo Cattaneo, Gelmini o Colucci col generale Vannacci. E neppure gli elettori di Noi Moderati. Forse è arrivato il momento di fare una valutazione diversa rispetto alle prospettive nel nostro paese e nel nostro territorio».

Immediata la risposa dei leader del centrodestra in sala. «Le mozioni congressuali di solito le portano gli iscritti al partito – ha detto a Galimberti il segretario provinciale della Lega Andrea Cassani –. E la Lega non è solo Vannacci, ma tanti bravi amministratori come Attilio Fontana e Giancarlo Giorgetti. Il centrodestra è l’habitat naturale di Noi Moderati. Non vedo Cattaneo, Colucci e Gelmini sventolare la bandiera arcobaleno al gay pride con la Schlein».

«Non so che cos’abbia a che fare tu con Conte, Fratoianni e le posizione estreme della Schlein», la replica a Galimberti del segretario provinciale di Forza Italia Simone Longhini, che ha rimarcato «le molte cose in comune con Noi Moderati».

Il presidente della Provincia Magrini ha sottolineato i tanti anni di proficuo lavoro a Villa Recalcati insieme a Premazzi, per il quale ha usato parole di stima, seppur su fronti diversi, anche la segretaria provinciale del Pd Alice Bernardoni

«C’è bisogno di una forza centrista, popolare e di ispirazione cattolica – ha detto Leslie Mulas (Lombardia Ideale) –. Ma l’identità di un partito come Noi Mpderati non vedo come possa essere coerente con Schlein, Fratoianni o Bonelli».

Andrea Pellicini, leader provinciale di Fratelli d’Italia, ha evidenziato «l’alleanza forte con Noi Moderati con cui stiamo cercando di cambiare l’Italia. Apprezzo la vostra capacità di affrontare i temi con serietà».

Franco Binaghi (Azione) si è soffermato sui «molti punti in comune. Siamo partiti piccoli ma attenti a identità e valori. E fortemente europeisti».
All’europeismo si è rifatto anche Salvino Reina (Italia Viva): «Se la serierà di un partito si misura dai propri componenti, oggi in questa sala ce n’è tantissima», ha detto.

Il coordinamento

Insieme a Mattia Premazzi, sono stati eletti i membri del coordinamento provinciale di Varese, nonché i nuovi delegati al congresso regionale.

Coordinamento provinciale
Paolo Aliprandi, Alberto Carru, Francesco Moglia, Sebastiano Platania, Mattia Brazzorotto, Mariangelo Teodo, Roberto Nardi, Andrea Orlando, Giovanni Chiodi, Federico Pincione, Emanuela Armonti, Francesca Colombo, Marzia De Angelis, Alessia Macchi, Alessandra Miglio, Loredana Moreni, Alessandra Russo e Sara Vezzaro, a cui si aggiungono come membri di diritto Cattaneo, Galluppi e tutti i componenti degli esecutivi comunali.

Delegati al congresso regionale
Paolo Aliprandi, Paolo Bellingreri, Mattia Brazzorotto, Andrea Brenna, Dimitri Cassani, Luigi Galluppi, Antonio Germanò, Andrea Orlando, Fabrizio Piacentini, Sebastiano Platania, Paolo Sartorio, Mariangelo Teodo, Marianna Tabano, Francesca Colombo, Chiara Broli, Alessia Macchi, Alessandra Miglio e Alessandra Russo. A questi si aggiungono, come membri di diritto, Raffaele Cattaneo e Mattia Premazzi.

Riccardo Canetta

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