C’è un luogo, alle porte di Beata Giuliana, dove la disabilità non è un limite ma un’occasione. Dove le mani affondano nella terra, i sensi si risvegliano tra profumi di erbe aromatiche e il silenzio della campagna si riempie di voci, risate, cura. Si chiama “ColtivAbile”, ed è molto più di un orto: è un progetto, un sogno, una visione. È la risposta concreta dell’Associazione Madonna Regina APS a chi crede che l’inclusione si faccia con gesti semplici, ma radicali.
Dove tutto è accessibile: l’orto che accoglie ogni fragilità
A marzo, grazie alla generosità di un privato cittadino, un terreno in via Corelli ha preso nuova vita. Lì, su quel pezzo di terra, è nato l’orto inclusivo ColtivAbile, pensato per offrire ai ragazzi con disabilità – dalla sindrome di Down all’autismo – uno spazio concreto dove coltivare non solo piante, ma anche capacità, relazioni, sogni.
Tutto, nell’orto, è studiato per essere davvero accessibile: camminamenti, aiuole, attrezzi. Nessuno è escluso. «Noi siamo aperti a tutte le fragilità – sottolinea Eloise Davanzo, presidente dell’associazione – e ci teniamo a dirlo forte: qui nessuno resta indietro».
Natura, cura e autonomia: pet-therapy e ortoterapia
Il cuore del progetto batte grazie alla forza gentile della natura come terapia. Pet-therapy, ortoterapia, percorsi sensoriali con piante aromatiche: ogni attività è pensata per stimolare i sensi, favorire le autonomie e offrire momenti di benessere autentico. Accudire piante e animali, imparare i cicli della terra, lavorare in gruppo o da soli: ogni gesto diventa un passo verso l’indipendenza.
«L’accudimento non è scontato – racconta Eloise – e qui diventa parte essenziale del percorso. Coltivare responsabilità, pazienza, cura. È così che vogliamo seminare dignità».
Inaugurazione: una festa per il territorio
Domenica 15 giugno sarà un giorno speciale: alle 11 il taglio del nastro ufficiale darà il via a un’avventura che coinvolgerà non solo i ragazzi, ma l’intera comunità. Alla cerimonia parteciperà don Fabrizio Barlozzo, cappellano di Busto Arsizio e vicepresidente dell’associazione, che benedirà il nuovo spazio. Sono attese anche autorità civili, in un’ottica di collaborazione con il territorio che l’associazione promuove con entusiasmo.
Dopo la cerimonia, spazio alla condivisione: aperitivo, pic-nic all’aria aperta e momenti di festa tra i filari dell’orto.
Una rete che cresce: “ci piace fare rete”
L’associazione Madonna Regina non vuole restare sola. L’obiettivo è aprire i cancelli a tutte le realtà che lavorano con la disabilità, per creare sinergie, scambi, nuove opportunità. «Ci piace fare rete – dice la presidente – perché solo insieme possiamo cambiare le cose. Questo spazio non è nostro, è di tutti».
Attualmente, una decina di ragazzi partecipa alle attività. Ma il sogno è crescere, accogliere sempre più giovani e offrire loro un vero futuro lavorativo. I prodotti coltivati saranno proposti in offerta libera, con l’obiettivo – ambizioso ma possibile – di arrivare un giorno ad assumere i ragazzi coinvolti.
Un seme per il futuro
ColtivAbile è la prova che un altro modo di includere è possibile. Un luogo dove le fragilità diventano risorse, dove la terra insegna ad avere pazienza, a rispettare i tempi, a prendersi cura degli altri e di sé.
Domenica 15 giugno, in via Corelli, non si inaugura solo un orto. Si apre una porta su un futuro più giusto, più verde, più umano. Un futuro che profuma di basilico, terra bagnata e speranza.