La soddisfazione per come è andata Bicipace è pari alla preoccupazione per le minacce all’ambiente, anche locale, e per l’incolumità delle persone che ancora vivono nelle zone di conflitto. È la sintesi con cui il coordinatore, Flavio Castiglioni, conclude la manifestazione 2025. I gruppi partecipanti, partiti da diversi punti (fra gli altri Busto, Marnate, Castellanza e Olgiate) sono confluiti nella zona fluviale di Turbigo, diffondendo lungo il tragitto con volantini e scampanellate.
«Mille partecipanti – sottolinea Castiglioni – tante associazioni presenti, circa 50 Comuni coinvolti e 30 patrocinanti. Abbiamo detto il nostro no al consumo di suolo, un fenomeno oggi accresciuto dalla diffusione crescente di grandi centri logistici. E naturalmente abbiamo ribadito la necessità della pace, fra l’altro con un flash mob per quanti vivono in mezzo alle operazioni militari, alle vittime, a Gaza e nei Territori occupati». Con una sottolineatura ferma: «La pace non può e non deve essere armata».