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Valle Olona | 16 maggio 2025, 10:37

Gorla Maggiore, il corpo musicale Santa Cecilia festeggia lo storico traguardo dei 125 anni

Musica, impegno, rispetto, condivisione, responsabilità: la banda è tutto questo, ma l’interesse dei giovani verso le realtà bandistiche sta calando. «Osate provare» esorta il direttore Massimo Oldani

Corpo musicale Santa Cecilia di Gorla Maggiore

Corpo musicale Santa Cecilia di Gorla Maggiore

Il Corpo musicale Santa Cecilia di Gorla Maggiore compie 125 anni. Dal 1900, anno a cui risalgono le prime testimonianze scritte della presenza della banda, è passato più di un secolo di storia. 

Il complesso di strumenti, composto da 36 musicanti, accompagna i momenti più importanti della vita del paese, e non solo. Da alcuni anni il Corpo musicale, che è associazione cultuale, gestisce anche la Scuola civica di musica “Nuova Armonia musicale”, fondata a Gorla Maggiore nel 1998.

Massimo Oldani è il direttore della banda dal 2007 (quest’anno compie i 18 anni in questo ruolo). «Il bilancio? Positivissimo» afferma. Lui, Oldani, la realtà bandistica la conosce alla perfezione dal momento che la musica l’ha accompagnato fin da piccolo. «A sei anni sono entrato in banda – racconta – e ho fatto tante belle esperienze e conoscenze».

La realtà bandistica

“L’orchestra che cammina”, assicura Oldani, diplomatosi in trombone al Conservatorio G. Verdi di Milano, ha a che fare sì con le note, ma anche con molto altro. «La banda - afferma - è un ambiente sano, pulito. Qui ci sono rispetto, responsabilità, impegno, a ciascuno viene dato un incarico. Solo per fare un esempio: chi abusa di sostanze scappa da solo».

Un altro aspetto interessante è lo scambio intergenerazionale: il gruppo è formato da persone di tutte le età. «La banda – sottolinea Oldani – mette in relazione l’esperienza degli anziani e la conoscenza dei giovani. Ad esempio i ragazzi insegnano a chi è più avanti con l’età come usare il cellulare o Facebook».

Ma i tempi cambiano e con esso cambiano anche i corpi musicali. «Purtroppo – ammette il direttore – la realtà musicale bandistica sta calando. Una volta c’era solo la banda e farne parte era un modo per uscire di casa e avere un gruppo». 

Oggi le possibilità sono molteplici e gli interessi principali dei ragazzi sono, secondo il musicista, lo sport, il calcio in primis, e il computer. «Invece il consiglio è di osare provare – esorta il maestro – così da capire che non esistono solo il calcio, le fiction e i social».

Per quanto riguarda gli strumenti musicali, la scelta di chi decide di dedicarsi alla musica per lo più ricade su strumenti non bandistici. «Tantissimi scelgono il pianoforte perché si ha l’idea che conferisca qualcosa in più, dà un’idea di raffinatezza, – spiega il direttore – molti optano per il canto e qualcuno si indirizza sulla chitarra che piace di più perché è da compagnia. E dunque sono in pochi quelli che scelgono gli strumenti a fiato. Ma la banda, per citare Riccardo Muti, “è il serbatoio dell’orchestra”».

Dello stesso parere è il presidente del Santa Cecilia, Marco Mariani. «Per la musica – sottolinea – occorrono studio, pratica strumentale e costanza che invece manca. Dopo sei mesi tanti lasciano. Per fortuna noi abbiamo parecchi giovani e famiglie in cui suonano tutti i componenti».

La realtà gorlese organizza progetti, open day e iniziative dedicate alle sette note. Tra l’altro, precisa il presidente, «siamo una delle pochissime associazioni culturali di Gorla».

Il calendario degli appuntamenti

Sul fronte degli eventi, domenica 18 maggio alle 17 al Numm di piazza Martiri della Libertà si terrà “Melodie fluttuanti”, un viaggio tra Bizet, Mozart, Boismortier e Mendelssohn del Como flute enseble del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como.

Altri appuntamenti sono in programma a giugno: il 2 la festa della Repubblica e il saggio degli allievi della Scuola civica di musica, il 19 la processione del Corpus Domini e il 20 il Concerto d’estate. Dopo la pausa estiva si riprenderà con la festa del 14 settembre.

Mariagiulia Porrello

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