Ancora una richiesta di convocare una commissione per discutere della piscina Manara-Sartori. E, ancora una volta, l’iniziativa parte dal consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiore, affiancato in questo caso dai colleghi di minoranza Gigi Farioli e Giuseppina Lanza di Popolo, Riforme e Libertà e Gianluca Castiglioni di Busto al Centro.
Questa mattina è arrivata la richiesta di convocazione urgente dell’organismo presieduto da Orazio Tallarida, con l’audizione dell’assessore allo Sport Luca Folegani e del sindaco Emanuele Antonelli, che peraltro ha in capo direttamente la delega ai Lavori pubblici.
L’istanza è stata formulata «in considerazione di quanto si è appreso dalle notizie a mezzo stampa del termine, già dallo scorso mese di febbraio, della "due diligence" tecnica sulle condizioni dell'impianto con un preventivo da più di cinque milioni di euro per la sistemazione strutturale dell'impianto e per realizzare interventi di efficientamento energetico indispensabili per la sostenibilità della gestione di un impianto attualmente troppo oneroso da mantenere, tali che ci sia rischio concreto che la piscina comunale di Busto Arsizio non riapra almeno per un altro anno o forse più».
I consiglieri citano anche «l'appello pubblico promosso da atleti e cittadini rivolto agli amministratori della nostra città per avere chiarimenti circa l'entità dei lavori preventivati e tempistiche sulla riattivazione del servizio, al fine di consentire la pianificazione della prossima stagione 2025/2026», nonché «lo stanziamento di circa 150 mila euro per rimettere in sesto tutta la parte esterna per garantire l'apertura dell'estivo con la gestione di Aquamore, come lo scorso anno».
Una situazione che «sta provocando notevoli disagi alla cittadinanza e alle società agonistiche costrette a far fronte a seri problemi organizzativi e finanziari derivanti dalle soluzioni alternative che, "necessit causa", sono state costrette ad adottare in attesa della riapertura».
Ecco quindi la richiesta di un incontro urgente così che «il Consiglio comunale, tramite la competente commissione consiliare», possa acquisire «le più ampie e dettagliate informazioni».
