Anziani (e non solo), occhio alle truffe: «Non è colpa vostra se ci cascate, ma ecco come proteggervi»

L’oratorio di San Luigi a Sacconago oggi era affollato per l’incontro sulle truffe agli anziani: un incontro organizzato nel progetto Buon Vicinato della parrocchia di Sacconago con i Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio. E un modo per mettere in allerta le persone perché «non è colpa vostra se ci cascate, sono loro che sono bravi», ha sottolineato il comandante della stazione di Busto Arsizio, Francesco Caseri.

Accanto a lui anche il comandante della Polizia Locale, Stefano Lanna, e l’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo, i quali hanno esposto i rischi ai cittadini, spiegato come evitare di essere vittime e portato qualche esempio di truffe già avvenute in città.

«Dobbiamo dare i giusti consigli e il giusto supporto, siamo qui per dare alla cittadinanza la sicurezza che merita», ha spiegato l’assessore durante il suo saluto introduttivo.

Non è un caso se accanto ai Carabinieri durante l’incontro era presente anche la Polizia Locale: «Riteniamo che in materia di sicurezza sia importante la sinergia, non ha importanza a chi vi rivolgiate nel momento del bisogno. Non possiamo essere in tutti i punti della città in qualsiasi momento, per cui con gli altri ci dividiamo le zone», ha spiegato il comandante di stazione.

Che ha poi allertato i cittadini sulle tipologie di truffe più diffuse: «I carabinieri, gli avvocati e le assicurazioni non vi chiameranno mai per farsi consegnare dei soldi in caso di incidenti». Perché spesso i truffatori si spacciano per questo tipo di professionisti in modo da «mandare un complice a ritirare il denaro». Ma i truffatori come fanno a sapere così tante cose di noi, come ad esempio il nome del figlio? «Gliele date voi quelle informazioni. Loro non chiamano a colpo sicuro, ma fanno diversi tentativi finché non trovano qualcuno che cade nei loro trucchi».

Poi attenzione anche alle nuove tipologie di truffa, come quelle via messaggio con un link da parte della banca «cliccando su quello e inserendo i dati del conto corrente vi rubano i soldi», stessa cosa per gli sms inviati spacciandosi per i figli.

Ma non solo gli anziani, un “grande classico”, è la truffa dello specchietto: «Anni fa ci ha chiamato un direttore di banca per un uomo che continuava a prelevare soldi, aveva già dato a questo truffatore 18mila euro che siamo riusciti a fargli restituire». 

Anche il comandante della Polizia Locale, Stefano Lanna è voluto intervenire per allertare i presenti, ricordando loro una cosa che tutti i genitori, almeno una volta, hanno detto: «Mia mamma e mia nonna mi hanno fatto una testa così quando uscivo dicendomi “non dare confidenza agli estranei”. L’ultima truffa su cui siamo intervenuti era ai danni di una signora: le si era avvicinata una ragazza dicendo di essere amica di sua figlia e che aveva già parlato con lei. Sapeva tutto, chi gliel’aveva detto? La signora».

Si, perché, ha continuato a raccontare Lanna: «Qualche settimana prima al mercato aveva incontrato una ragazza gentile, che si era offerta di accompagnarla a casa con i sacchetti. Durante il tragitto la donna le ha raccontato tutto, Ovviamente poi, due settimane dopo, la ragazza era un’altra. La prima regola è che non dovete dare confidenza a nessuno».

Poi di nuovo parola al comandante della stazione dei Carabinieri che ha concluso invitando i presenti a parlarne a casa, con amici, vicini e parenti: «Spero che questa oretta vi sia stata utile. Noi possiamo aiutarvi, siamo a vostra disposizione».