L’ultimo intervento per Radio Monte Diviso, la “sua” Radio Monte Diviso, Dario Terreni lo ha dedicato alla questione della Sanità. «Al rapporto tra la Sanità pubblica e la Sanità privata» ha specificato dal letto allestito in casa «…dopo un lungo periodo di difficoltà gravi, inerenti alla mia persona». Il volto segnato dalla sofferenza e dalla malattia, Dario Terreni fino all’estremo è rimasto sul pezzo. Mettendosi in qualche modo al centro del discorso, non per voglia di protagonismo ma per la consapevolezza che la riflessione su quel tema doveva necessariamente ruotare intorno al paziente, dunque anche intorno a lui.
Rassicurava, Terreni, ricordando la competenza e la disponibilità trovata, nell’arco di mesi, in medici e infermieri. Ringraziando la famiglia per il supporto e i tanti amici per un affetto che riteneva non scontato. Lui che, ben prima di affrontare l’ultimo avversario, aveva battuto il Covid al termine di un lungo match, nel periodo in cui l’infezione imperversava per diffusione e gravità.
Nel lanciare messaggi positivi, ha commosso, Terreni, la testa sul cuscino, maschera di fatica, parlata difficoltosa rispetto a quella che tutti ricordano. Ma riconoscibilissima, su contenuti affrontati con lucidità intatta. «Sei un leone», commentò qualcuno.
Dario Terreni, imprenditore, lunga esperienza nelle Acli, esponente del centrosinistra, fu candidato sindaco. E divenne consigliere comunale, anche sui banchi della maggioranza nel periodo dell’Amministrazione Guenzani. «Io voglio capire…» era uno dei tipici incipit in assemblea civica, o in Commissione, prima di snocciolare numeri in base ai quali incentrare le analisi sul passato, la lettura del presente, la definizione delle prospettive.
Batteva il territorio, come si dice: per le vie di Gallarate, non c’era potenziale interlocutore che gli scampasse. E naturalmente veniva interpellato. Simpatico, gioviale. Ma anche determinato. Non lasciava mai perdere, non soprassedeva: la sua conoscenza, la sua amicizia erano impegnative. I messaggi di cordoglio, in queste ore, si moltiplicano.
Ancora da Radio Monte Diviso, un’affermazione sulla malattia che, oggi, assume un valore diverso, più ampio e profondo: «Sono riuscito a venirne fuori».
Il funerale, preceduto dal rosario, si svolgerà martedì 2 maggio, alle 10, nella chiesa di San Zenone, a Crenna.