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Lo scorso dicembre i “nostri” a Bordeaux, in questa settimana “loro” a Busto Arsizio, l’ottobre prossimo i nostri in Portogallo. I “nostri” sono gli studenti delle Bellotti, in questa settimana impegnati in uno scambio culturale con ragazzi francesi e portoghesi, appunto “loro”.
Una settimana di full immersion dove i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere i coetanei d’Oltralpe. E lo hanno fatto con una serie di iniziative: dalla musicoterapia allo yoga, da gite a lavori interculturali, insomma giochi, sport, dibattiti, laboratori scientifici, conversazioni, pranzi e momenti di collettività.
Eloquente il tema: “Connessione con se stesso, con l’altro, con l’ambiente che ci circonda”. Così gli studenti arrivati domenica e ospitati dalle famiglie degli alunni bustesi – precisamente 15 ragazzi da Bordeaux con tre docenti e cinque da Fafe (un’ora da Porto) con 4 insegnanti – si sono cimentati nella musicoterapia, nel lavoro sulle emozioni e nello yoga: in maggio anche i docenti parteciperanno a un corso di yoga. E per approfondire la tematica della “connessione con l’altro” si sono organizzati giochi, sport, conversazioni, teatro con l’esperto. Poi, immancabile, la gita a Milano alla scoperta del duomo e del centro. E anche lavori interculturali su “I giovani europei crescono”, laboratori di scienze con esperimenti Stem, pranzi collettivi e momenti di società.
«Si tratta di un lavoro in “verticalità” – spiega la docente di inglese e coordinatrice del progetto Dafne Caridi - che include non solo gli studenti delle secondarie di primo grado, ma anche le elementari e le superiori (l’Ite Tosi). L’obiettivo è quello di aumentare l’internazionalizzazione dell’istituto, fare rete appunto attraverso scambi di scolaresche, scambi di strategie didattiche e innovazione».
Soddisfatti dell’iniziativa anche i docenti che hanno collaborato al progetto: i prof di francese Mariacristina Alampi e Grazia Frasson.
Gli studenti francesi e portoghesi resteranno fino a venerdì mattina, 12 aprile. Il prossimo step, in ottobre quando saranno attesi in Portogallo.
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Laura Vignati