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Altri sport | 31 marzo 2024, 09:00

E se Sainz e Leclerc...

Il nostro sentito augurio di Buona Pasqua a tutti i nostri amici lettori.

foto ufficiale scuderia Ferrari

foto ufficiale scuderia Ferrari

Amici e amiche delle nostre letture settimanali durante il mondiale di Formula 1, questa settimana, in via eccezionale, siamo qui per salutarvi e augurarvi una serena Pasqua.

Diciamo che siamo qui anche per darvi qualche bomba di mercato che nessuno sa ancora, grazie però ai nostri ganci riusciamo ad arrivare prima degli altri, una specie di Easter Egg che grazie a Stefano, abbiamo scovato. Stiamo scherzando.

Ci sentiamo però in dovere di spendere alcune parole sulle ultime settimane. La Ferrari ci ha finalmente dato una gioia immensa, erano due anni che anche voi non leggevate di una doppietta rossa e anche noi inebriati e anche inaspettatamente ci siamo presi qualche giorno di pausa per una riflessione.

Nella cultura motoristica italiana, di noi boomer, il tifo nel mondiale di Formula 1 è sempre stato rivolto alla Ferrari. È inutile che ci nascondiamo di fronte all’evidenza. Entrambi siamo spudoratamente tifosi della rossa di Maranello, ci avete visto anche nei nostri special di Monza, Imola e Las Vegas. Dobbiamo però farcene anche noi una ragione che il tifo è letteralmente cambiato, è diventato un po' più britannico, nel senso che i millennial tifano molto di più il pilota che la scuderia. In Inghilterra non avendo un riferimento come in Italia di una scuderia come la Ferrari si sono sempre appassionati per un pilota rispetto a tifare per la McLaren. Un esempio lampante è Sir Lewis Hamilton, cavaliere del regno britannico, ma alfiere di punta della Mercedes. Non stiamo a tediarvi troppo spiegandovi che la Mercedes AMG F1 ha sede a Brackley, corre con licenza britannica e un’ulteriore sede, la storica in Germania. Vi informiamo per gli storici che Mercedes è l’erede della Brawn Gp, a sua volta erede della Honda Racing che a sua volta era British American Racing, erede essa stessa della storica Tyrrell. Diciamo anche che gli inglesi hanno un numero notevole di piloti in Formula 1 e noi italiani un po' meno, ultimo è stato Antonio Giovinazzi.

Questo nuovo tifo però si sta spingendo un attimino oltre a quello della natura vera di questo sport. Per noi ogni gran premio, visto dal vivo o in televisione è sempre stato una grande festa, un momento per appassionati di guardare l’arte dell’estremo nell’automobilismo. Negli ultimi anni però viviamo un cambiamento, dettato anche da una società che forse viaggia più veloce delle macchine stesse. I social hanno ampliato proprio questa visione un po' troppo spinta di uno sport pazzesco e stupendo.

Quando comprate un biglietto per una partita di calcio, di pallavolo, di basket e così via non troverete mai la dicitura scritta su un biglietto per una qualsiasi gara di motorsport, ovvero: “Motorsport is dangerous”. Ecco ricordatevi sempre questa piccola differenza, vi ricordiamo anche un’altra cosa molto semplice, prendendo ad esempio il tanto amato calcio. Quanti giocatori giocano in serie A? Sono 600 circa. In Champions League, la formula 1 del calcio, togliendo i preliminari quanti giocatori hanno calcato il campo? Circa 500 quest’anno. Quanti piloti corrono in Formula 1? Solo 20. Ad oggi 21 perché Sainz ha perso un GP per via di un’appendicite.

Carlos Sainz Jr, domenica ha trionfato a Melbourne a 16 giorni da un intervento chirurgico, un gesto eroico e pazzesco. Lo stesso vale 2 anni fa per Albon, stesso intervento e due settimane dopo in pista. Michael Schumacher con tibia e perone rotto è rientrato nel 1999 in tempi record. Ecco sono eroi moderni.

Evitatiamo di insultare un pilota perché ha vinto un gp anche se si tifa un altro beniamino, è uno sport incredibile la Formula 1. Siamo tifosi anche noi, ci arrabbiamo ma dobbiamo applaudire chi ha fatto 50 giri a 250km/h di media a Monza e ha vinto.

Tornando a noi E SE SAINZ E LECLERC….fossero in lotta per il mondiale, noi saremmo già a piedi in direzione Maranello per festeggiare e probabilmente ubriachi chiunque dei due vinca!

Buona Pasqua


Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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