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Cultura | 22 marzo 2024, 13:15

Applausi per il confronto allo specchio di “Unamuno” al Sociale

Un migliaio di studenti ha apprezzato lo spettacolo di Educarte che ha visto il botta e risposta tra i due personaggi nati dall’estro di Pirandello e Miguel de Unamuno, magistralmente interpretati da Federico Grassi e Fabio Bussotti

Applausi per il confronto allo specchio di “Unamuno” al Sociale

Un personaggio, una volta creato, resterà vivo e vero per l’Eternità. Morrà l’autore che gli ha dato la vita ma lui resterà per sempre. Federico Grassi nei panni di Pirandello e Fabio Bussotti in quelli di Miguel de Unamuno si sono immedesimati bene nei loro personaggi, hanno saputo conferire quell’immortalità tanto voluta da entrambi gli autori, riscuotendo un lusinghiero successo di pubblico, almeno tra gli studenti che ieri mattina e questa mattina, 21 e 22 marzo si sono avvicendati al teatro Sociale per “Unamuno, nessuno, centomila”.

Una pièce non facile dove i due dovevano immedesimarsi nei personaggi rispettivamente delle opere dell’”avversario”. Così Federico Grassi ha finito per recitare la parte di Augusto Perez, protagonista del romanzo “Nebbia” e Fabio Bussotti quella del dottor Fileno, il personaggio pirandelliano della “Tragedia di un personaggio”. Un bel testa a testa dove non si è decretato nessun vincitore, dove nessuno dei due ha copiato dall’altro.

Insomma “due spiriti che senza conoscersi hanno perseguito uno stesso cammino e hanno tramato analoghe concezioni o arrivati agli stessi risultati”. Dunque qualcosa è fluttuato al teatro Sociale ieri mattina e questa mattina: qualcosa che ha riscritto una pagina della storia, dell’epoca che ha preceduto la grande guerra dove l’uomo si sentiva frantumato, privo di identità, certezze, dove indossava delle maschere, sentiva la realtà come una trappola, sia essa la famiglia sia il lavoro, dove l’uomo si sentiva appunto “Uno, nessuno, centomila”.

E basandosi proprio sull’omonimo romanzo di Pirandello che Fabio Bussotti con la figlia Chiara e il coordinamento del regista Alberto Oliva hanno pensato bene di dare corpo a “Unamuno, nessuno, centomila”. «La riscrittura di un incontro immaginario tra i due autori – ha spiegato il regista – Un viaggio surreale che vede una scenografia eloquente: uno specchio». “Uno specchio – ha concluso Grassi - che nella realtà serve, perché l’identità ognuno se la forgia attraverso lo specchio, riflettendosi negli altri».

Così lo spettacolo che verrà portato anche a Madrid ha voluto proprio far riflettere sui temi cari nella letteratura di Pirandello e Unamuno: la differenza tra uomo e personaggio, la morte, la vita, il destino, Dio, l’immortalità, la libertà, l’umorismo, il doppio, il tempo, l’identità, la frantumazione dell’io.

Uno spettacolo da non perdere. Replica questa sera dove sono già attesi 300 spettatori.
Molto apprezzata anche la scenografia realizzata dagli studenti dall’Iss Dell’Acqua di Legnano.

Laura Vignati

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