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Busto Arsizio | 04 marzo 2024, 00:20

VIDEO. Grinta, rispetto, fatica e lacrime: il primo round della boxe mondiale a Busto

È volata la giornata iniziale della competizione di qualificazione per le Olimpiadi. Dall'E-Work Arena che cattura gli spettatori all'eliminazione dolorosa di Serra. Con il pensiero che va a Bruno Bisterzo

L'amministrazione e Masterboxe con due campionesse azzurre, Testa e Sorrentino. Serra sul ring (Ph FPI/Bozzani) e Gianni Bisterzo, figlio del mitico Bruno, con la moglie

L'amministrazione e Masterboxe con due campionesse azzurre, Testa e Sorrentino. Serra sul ring (Ph FPI/Bozzani) e Gianni Bisterzo, figlio del mitico Bruno, con la moglie

Si affolla lentamente l'E-Work Arena, c'è il tifo di tutto il mondo ma il volume si alza quando bisogna urlare «Federico». Federico Serra, il pugile italiano che purtroppo però non afferrerà il passaporto per le Olimpiadi.

A Busto Arsizio il primo round della boxe mondiale avviene così: grinta, rispetto, fatica e lacrime nell'aria e sui volti. Il Boxing Road To Paris 1st World Qualifying Tournament, si apre nel primo pomeriggio, con 102 atleti dei 602 partecipanti (113 Teams) per 51 incontri. Due sessioni di gara aprono la competizione organizzata dalla Federazione Pugilistica Italiana - Loc Busto Arsizio, su designazione del Coni, sotto la supervisione della Paris Boxing Unit e con il sostegno del Ministro per lo Sport e i Giovani – Dipartimento per lo Sport. Ancora, il patronato della Regione Lombardia e il patrocinio dal Comune di Busto Arsizio, di Federalberghi Varese, della Camera di Commercio e di Sea MilanAirports: una squadra tra le squadre.

Arrivano il sindaco Emanuele Antonelli e l'assessore Maurizio Artusa, posano con le atlete Testa e Sorrentino, già qualificate, e Livio Grandis della Masterboxe. Ci sono anche la presidente del consiglio Laura Rogora e diversi consiglieri. Sugli spalti c'è anche Gianni Bisterzo, figlio dell'indimenticato Bruno: il pugilato che ha fatto storia a Busto. Gianni, con fianco la moglie, scruta e porta tutta l'emozione dei ricordi di papà.

Salgono sul ring i primi atleti, vibra l'emozione per il campione ucraino, quindi Federico Serra nei 51 Kg., ai 32° di finale, gareggia con il filippino Rogen Ladon. Un buon match dalla seconda ripresa, ma il verdetto è negativo, perde 4 a 1 ed esce dal torneo. Ma c'è uno spiraglio.

Commenta così, la delusione negli occhi: «Stavo bene anche se un po' affaticato dal peso e mi sono trovato davanti ad un avversario molto esperto e decisamente bravo che, soprattutto nella prima ripresa, mi ha preso spesso il tempo. Nella terza sono riuscito a prendere le contromisure ma era troppo tardi e non è bastato. Sono dispiaciuto e spero di rifarmi al secondo Torneo Preolimpico in Thailandia». Gli fa eco il dt Emanuele Renzini: «Il filippino Ladon è un avversario di tutto rispetto con già alle spalle un’esperienza olimpica. Nella prima ripresa Serra è partito troppo teso, migliorando dalla seconda in poi. Sono convinto che avrà una seconda occasione». 

Lunedì si riparte, con Francesco Iozia nei 57 Kg, che, nei 32° di finale, incontrerà Shukur Ovezov (TKM). Nella prima sessione di gara (h 11.00) sono programmati 29 incontri (W54kg, M57kg, M80kg); nella seconda (h 20.00), 29 bouts (W54kg, M57kg, M80kg).

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Ma. Lu.

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