Una giornata di festa e commozione a Borsano per la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Domenica 29 giugno, al termine della solenne messa pontificale delle 10.30, la comunità si è stretta nel ricordo di Luigia Basso, venuta a mancare a inizio giugno 2024, a cui è stato assegnato il “Sanpietrino” 2025 alla memoria.
La celebrazione, presieduta da don Francesco Castiglia e don Paolo Boldrini, due giovani preti borsanesi, insieme al parroco don Marco Mauri, è stata il culmine dei festeggiamenti patronali. Proprio don Marco ha avuto il compito di annunciare il nome scelto quest'anno dal consiglio pastorale per l'annuale riconoscimento, simbolo della fede vissuta e trasmessa nel tessuto della parrocchia.
Con parole cariche di affetto e stima, il parroco ha letto la motivazione ufficiale, ripercorrendo le tappe di una vita dedicata agli altri, alla fede e all'impegno sociale. Un lungo e caloroso applauso ha accompagnato l'annuncio. A ritirare il premio sono state le nipoti di Luigia, Roberta e Laura.
Ecco, di seguito, la motivazione integrale letta da don Marco Mauri durante la celebrazione:
«Luigia nasce a Busto Arsizio nel 1930 e viene accolta fin da piccola dalla famiglia Banfi a Borsano. Comincia la sua esperienza di associazionismo da giovanissima nell'Azione Cattolica, dalle piccolissime alla presidenza della sezione borsanese. Da giovanissima, come moltissimi borsanesi, va a lavorare alla Salt, in via Canton Santo, e vi rimane per molti anni.
Luigia ha un carattere schietto, un senso molto profondo della giustizia, e da qui il suo impegno nelle Acli. Da questo impegno fa emergere la sua grande attenzione per chi è in difficoltà, così che lei si prodigherà in tutti i modi per riuscire ad aiutare tutti. Chi aveva bisogno sapeva che poteva bussare alla sua porta e sarebbe stato ascoltato a qualsiasi ora.
Per molti anni fu attiva nella sezione di Borsano della Democrazia Cristiana, dove esponeva le sue opinioni con carità e buon senso.
Accanto al suo impegno sociale si fortifica anche la sua fede, che la porta alla scelta religiosa. Luigia ha confermato il suo battesimo con la consacrazione definitiva al Signore nell'Istituto secolare delle Piccole Apostole della Carità, il 9 agosto 1975. Una risposta alla chiamata di essere totalmente al servizio dei fratelli.
Suora sì, ma nel mondo, seguendo la congregazione fondata da don Luigi Monza.
L'amore per Cristo si concretizzerà anche in quello per la chiesa e per i suoi sacerdoti. Molto fecondi saranno gli anni in cui a fianco del cardinal Martini dirigerà il seminario di corso Venezia a Milano. Con la sua determinazione saprà essere consigliera di molti sacerdoti e saprà esercitare la correzione fraterna con chi è nel dubbio.
È stata la capostipite dei ministri straordinari della comunione eucaristica nella nostra parrocchia. Missione che ha vissuto con profondo zelo, attenzione ai malati, fino a quando la malattia l'ha costretta a rinunciare a tutti i suoi impegni.
Il Signore le ha regalato lunghi giorni, tanto da dover fare anche l'esperienza della casa di riposo, che lei riconosceva in alcuni momenti come il luogo dove le Piccole Apostole insieme condividono i tempi di fraternità. Anche in questo tempo Luigia è stata legata al suo Signore e ha ricevuto le sue cure e l'attenzione dai suoi cari.
Per tutto questo, ringraziamo Luigia. In particolare, per averci testimoniato che siamo nel mondo ma non del mondo».
La festa patronale è poi proseguita per tutta la giornata, trasformando la parrocchia in un luogo di incontro e allegria. Dopo la messa, un aperitivo ha radunato i fedeli, seguito dal torneo di pallavolo in oratorio.