Non solo fiori e lumini: dal cimitero di Busto Arsizio è sparito anche un fucile storico. Non è utilizzabile, risalirebbe alla prima guerra mondiale, spiega l’assessore Mario Cislaghi: è scomparso infatti dal sacrario dei Caduti. Qualcuno ha staccato uno dei fucili dal cemento.
L'arma non costituisce pericolo, ma ha un valore di memoria, ed economico da quantificare visto che potrebbe interessare collezionisti.Ma intanto il camposanto si conferma sotto attacco di personaggi che non hanno il minimo rispetto. Le telecamere annunciate - precisa ancora Cislaghi - dovrebbero arrivare in aprile.
Un provvedimento atteso, in un momento intenso per il cimitero: bisogna infatti rivedere il regolamento e il piano regolatore del camposanto, considerando i cambiamenti di abitudini in atto. Lo scorso anno ci sono state 1.001 autorizzazioni di cremazione contro le 630 sepolture. In 44 casi, le ceneri sono state disperse. Entro l’anno ci sarà la gara per il nuovo impianto di cremazione.
In corso poi la gara per la videosorveglianza: «Confido che potrà essere introdotta entro aprile - spiega Cislaghi - e metteremo la sbarra, per un’entrata quotidiana ma monitorata delle auto. Il cimitero è abbastanza in ordine, ci sono delle ristrutturazioni da fare. I furti avvengono, certo, ma come in altri cimiteri».
Non che ci si sia rassegnati e le telecamere lo confermano. Assicura ancora, Cislaghi: «Stiamo facendo di tutto e continuerò a lavorarci sopra. Purtroppo non c’è rispetto né educazione. Se rubano un lumino da un euro...». Ma il Comune di Busto si dice determinato a combattere questo fenomeno.