La partecipazione dell’assessore Salvatore Loschiavo al confronto pubblico sul tema della sicurezza organizzato sabato mattina a Legnano da Azione non è piaciuta ai partiti del centrodestra bustocco.
Pertinente la materia: Loschiavo è il delegato della giunta alla sicurezza e l’incontro è stato anche l’occasione per discutere con l’omologo di Milano, Marco Granelli. Meno, per le segreterie di maggioranza, il contesto.
Il partito di Carlo Calenda, infatti, è all’opposizione tanto dell’amministrazione Antonelli quanto del governo Meloni.
Poco opportuna, dunque, la sua presenza a un convegno organizzato a margine del direttivo di Azione Città Metropolitana di Milano, perdipiù in concomitanza con le celebrazione del Giorno del Ricordo a Busto. Questa, quantomeno, l’opinione dei partiti di maggioranza.
Non quella del sindaco Emanuele Antonelli, che ieri mattina ha accolto Loschiavo in piazza Vittorio Emanuele – per la cerimonia della consegna delle chiavi al Tarlisu – con un sorriso: «È arrivato l’assessore di sinistra», ha scherzato.
E ancora: «Hai visto che me la sono presa col “tuo amico” Galimberti?», in riferimento alle critiche mosse al primo cittadino dem di Varese (leggi qui).
Non è la prima volta che Antonelli – sempre in tono scherzoso – dice che Loschiavo (rappresentante della lista civica del sindaco) sia “di sinistra”: per una sua ormai datata candidatura al Consiglio comunale di Milano con l’Ulivo ma anche per le recenti politiche viabilistiche improntate alla mobilità dolce, con una particolare attenzione a piste e corsie ciclabili. Temi considerati più cari al centrosinistra.
Il sindaco ci ride su: «L’ho mandato io», diceva ieri a proposito del convegno, lasciando chiaramente intendere che era informato della situazione e che i mugugni non arrivano da lui – che, per indole, di certo non maschererebbe il proprio malcontento – bensì dalle segreterie del centrodestra.
I leader cittadini del centrodestra, infatti, hanno meno voglia di scherzare. Il malcontento non nasce dalla partecipazione al convegno, ma si inserisce in un clima già non particolarmente sereno proprio per vie delle scelte legate alla viabilità – Pums compreso – che non convincono del tutto i partiti di maggioranza.
Proprio per questo il caso-Azione potrebbe non essersi già risolto come una tempesta in un bicchier d’acqua. E, dai messaggi sulle chat di maggioranza, si passerà presto a un confronto vis a vis tra i coordinatori.
Un confronto, appunto, non un resa dei conti. Ed è lontano dalla realtà pensare che le segreterie si stiano muovendo per arrivare a breve a un rimpasto. La formazione della giunta non cambierà prima delle elezioni europee di giugno. Dopo quell’appuntamento, invece, è facile immaginare che i partiti inizieranno a tirare per la giacchetta il sindaco Antonelli, tradizionalmente restio a mettere mano alla propria squadra.